23 Ottobre 2024, 08:00
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La sconfitta casalinga contro la Salernitana prima della sosta e il pareggio in trasferta, a Modena, dopo aver subito una rimonta in 45 minuti, vanno comunque inseriti in un contesto più ampio e non a corto raggio. Perché al netto dell’unico punto raccolto nelle ultime due gare, il Palermo era reduce da un filotto di risultati utili consecutivi non indifferente.
Dopo le due sconfitte nelle prime due giornate di campionato (contro Brescia e Pisa), infatti, il club del capoluogo siciliano ha vinto per ben tre volte in trasferta con Cremonese, Juve Stabia e Südtirol. In mezzo i pareggi casalinghi con Cosenza e Cesena, che completavano il quintetto di partite che aveva permesso ai rosanero di guadagnare ben 11 punti.
Il successo di Bolzano per la squadra guidata da Dionisi, poi, era pure arrivato dopo l’amara sconfitta in Coppa Italia contro il Napoli (5-0 per i partenopei). Segno di una reazione che effettivamente c’è stata e che aveva fatto finire immediatamente nel “dimenticatoio” la prestazione poco convincente dei siciliani al “Maradona”.
A seguire, dunque, il ritorno al “Barbera” contro la Salernitana che poteva mandare in un momento di grazia il Palermo. Lo stadio di casa, però, per i rosa, quest’anno sembra essere quasi una maledizione: la sconfitta di misura con la squadra di Martusciello ha generato anche qualche fischio proveniente dai gradoni dell’impianto sportivo di viale del Fante.
Quindi si arriva alla sosta per le nazionali e al rientro in campo in campionato contro il Modena. Dopo un primo tempo ben giocato dai rosa, chiuso sul 2-0 e con un rigore sbagliato da Henry, la gara sembrava essere in pieno controllo dalla squadra di Dionisi. E invece è terminata con un pareggio e con una prestazione scadente nel secondo tempo che ha permesso ai padroni di casa di rimontare il doppio vantaggio.
Un pari molto deludente per come è arrivato, appunto. Delusione che la piazza ha ampiamente dimostrato e che lo stesso Dionisi, nel post partita, non ha nascosto. Inoltre, è sembrato davvero un remake di molte partite della passata stagione, dove i secondi tempi diventavano cruciali con tantissimi punti persi per strada.
Problemi tattici dei giocatori schierati in campo o mentali tra un tempo e l’altro? Probabilmente, la risposta a questo quesito, l’ha individuata subito lo stesso tecnico dei rosanero, a caldo, dopo la gara. “Nella ripresa abbiamo smesso di giocare per un episodio, perché vincevamo 2-0 e abbiamo subito un episodio dopo due minuti nel secondo tempo”.
“Questo lo possiamo cambiare – ha spiegato -. […] Non è solo la qualità del gioco o quella dei giocatori, ma il carattere di quest’ultimi. E oggi (sabato 19 ottobre, ndr) dentro alla partita non siamo stati bravi in tutte le partite che si sono venute a creare”. Il carattere, dunque, è la chiave di lettura secondo l’allenatore.
E in una settimana questo carattere dovrà uscire fuori. Sabato 26 ottobre, alle 15.00, si torna a giocare al “Barbera”. Il Palermo ospita la Reggiana e la migliore occasione per ritrovare il successo davanti al pubblico palermitano potrebbe essere proprio la sfida casalinga con la squadra degli ex Stulac e Vido. Per dimostrare, appunto, che il Palermo un carattere ce l’ha e che in un campionato lungo e complicato come la Serie B, bisogna tirarlo fuori il prima possibile.
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23 Ottobre 2024, 08:00