21 Dicembre 2021, 07:31
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PALERMO – Soldi in cambio di finte vaccinazioni. Anche per il leader ‘no vax’. Un’infermiera avrebbe simulato di iniettare le dosi anti Covid all’hub della Fiera del Mediterraneo.
È stata fermata insieme ad altre due persone con l’accusa di corruzione, falso ideologico e peculato. Nel centro di vaccinazione di Palermo (l’indagine riguarda solo ed esclusivamente l’infermiera)i poliziotti della Digos hanno piazzato microspie e telecamere.
Ad Anna Maria Lo Brano, così si chiama l’infermiera, si erano rivolti Filippo Accetta, tra i più accesi contestatori dei vaccini, e un suo amico, Giuseppe Tomasino.
GUARDA IL VIDEO DELLA TELECAMERA PIAZZATA DAI POLIZIOTTI
Una decina di persone avrebbero fatto finta di vaccinarsi, tra queste un’altra infermiera, sempre in servizio all’Hub, ed un poliziotto in servizio alla questura. Per una falsa puntura si pagavano anche 400 euro. C’è il sospetto che i numeri possano essere più alti.
Il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, l’aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Felice De Benedittis hanno anche disposto il sequestro preventivo dei dati informatici inseriti nella piattaforma nazionale “Digital green certificates” del ministero della Salute attaversio cui vengono rilasciati i green pass.
Le immagini hanno ripreso l’infermiera all’opera. Dopo avere svuotato la siringa in una garza di cotone inseriva l’ago nel braccio e faceva finta di iniettare la dose e senza neppure muovere lo stantuffo. Oltre alle immagini sono poi arrivate le registrazioni delle conversazioni.
Le indagini, al momento, hanno escluso il coinvolgimento di altro personale medico e infermieristico in servizio alla Fiera del Mediterraneo. Le indagini si sono avvalse della collaborazione della struttura, diretta dal commissario per l’emergenza Covid a Palermo Renato Costa.
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21 Dicembre 2021, 07:31
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