PALERMO – A volte le chiamavano pillole, medicinali o biglietti del cinema. Secondo l’accusa, erano le tangenti che Mario Lupo, presidente della Samot e della Adi 24 scarl fino al suo arresto, consegnava al dirigente dell’Asp Francesco Cerrito. “Ti devo dare i picciuli”, disse con chiarezza una volta Lupo.

Si incontravano al bar, oppure passeggiavano a piedi. Altre volte restavano a bordo della Mercedes Cla di Lupo.

Incontri monitorati con microcamere dai poliziotti della Squadra mobile, diretta da Antonino Sfameni. Gli stavano addosso da un anno. Lupo e Cerrito sono stati arrestati per corruzione. Il dirigente del dipartimento Integrazione assistenza sociosanitaria dell’Asp e il ragioniere commercialista avrebbero siglato un patto corruttivo.
Soldi in cambio di una corsia preferenziale nei pagamenti dei rimborsi per le cure palliative ai malati oncologici, per ricevere suggerimenti su come sistemare le fatture ed evitare ispezioni amministrative e controlli dei carabinieri del Nas.

“Cinque o sei dazioni, per un totale che può andare da 11 a 12 mila euro”, ha confessato Cerrito, assistito dall’avvocato Fabrizio Biondo.

Lupo, difeso dall’avvocato Salvatore Gugino, ha ammesso sostenendo però che fossero regali, gesti di carineria. L’ultima consegna il giorno dell’arresto, il 25 settembre scorso, in macchina nel parcheggio dell’ex manicomio in via Gaetano La Loggia dove c’è l’ufficio di Cerrito: duemila euro nascostI dentro la scatola di una bomboniera.

I pubblici ministeri Andrea Zoppi e Giacomo Brandini, coordinati da Gianluca De Leo, hanno dato il via libera al blitz. Una microcamera piazzata nel vano portaoggetti ha filmato la scena.

