26 Gennaio 2021, 12:35
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PALERMO- Antonella ha salutato la sua vita bambina oggi. C’era il suo quartiere, la sua Kalsa, a dirle addio. Ed è stata una cerimonia di persone fisiche. In carne e ossa. Nessuna virtualità e nessun social, solo il più autentico passaggio del lutto. Le lacrime e le preghiere di chi subisce il commiato, di chi vede svanire chi ama, sotto la bandiera rossa del dolore. Una storia giudiziaria, quella di Antonella, ancora disseminata di domande che attendono una risposta. Una trama di generosità nell’amore di due genitori che hanno scelto di donare gli organi della figlia. La dottoressa Cannistraro, del Centro regionale trapianti, lo ha raccontato a Livesicilia.it quanto sia duro il cammino della perdita. Ma ha anche spiegato come dal buio scaturisca la luce della speranza del dono.
I social, sì. Le ipotesi e le congetture intorno a quelle sfide, secondo la cronaca fin qui disponibile, scaturite da uno smartphone. Intanto Antonella se n’è andata dai suoi giochi e anche dalle troppe parole gratuite. Dalla facilità dei giudizi. Dalla brutale semplicità di chi crede di sapere tutto senza avere visto niente. Quello che resta è lo strazio nel cuore di due genitori e di una comunità ferita.
Ha scritto su facebook la consigliera comunale Valentina Chinnici: “Stamattina i funerali di Antonellina. Avresti potuto essere nostra figlia, nostra alunna. Qualcosa, oltre a un silenzio rispettoso, possiamo fare”. Segue una concreta richiesta di aiuto.
I funerali alla Magione sono stati celebrati da monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo. C’erano i palloncini e gli applausi. C’era la scuola e c’era la Kalsa con il cuore spezzato intorno alla bara bianca. Così Antonella se n’è andata sotto il cielo di Palermo in un giorno di pioggia e di lutto. Così, richiamata da chi la ama e non smetterà mai, in forma di nuvola, ritornerà.
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26 Gennaio 2021, 12:35