Cronaca

Droga, summit nell’agenzia funebre: l’accusa regge, ma possibili sconti

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23 Aprile 2024, 18:01

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PALERMO – La sentenza è stata annullata con rinvio. L’impianto accusatorio regge, ma nel nuovo processo di appello dovrebbero arrivare degli sconti di pena. La parte annullata dalla Cassazione riguarda la contestazione dell’aggravante di avere agevolato Cosa Nostra, ma anche la contestazione di due capi d’imputazione minori.

Gli imputati

Sotto processo c’erano mafiosi e gregari della famiglia di corso Calatafimi. Nel nuovo processo di appello dovranno essere riviste al ribasso le condanne inflitte a Filippo Annatelli (20 anni) Salvatore Mirino (14 anni), Giuseppe Massa (12 anni), Giovanni Granatelli (9 anni), Paolo Correnti (12 anni e 4 mesi in continuazione con una precedente condanna), Ferdinando Giardina (2 anni), Francesco Li Vigni (11 anni e 8 mesi).

Il blitz del 2020

Furono tutti arrestati nel 2020 in un blitz dei carabinieri. Gli imputati avrebbero gestito lo spaccio di droga agli ordini del boss Annatelli. Nel 2018, quando i militari del Nucleo investigativo azzerarono la nuova cupola mafiosa presieduta dall’anziano capomafia di Pagliarelli, Settimo Mineo, era riemersa la figura di Annatelli, reggente della famiglia mafiosa di Corso Calatafimi.

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C’era stato un cambio della guardia nella gestione del settore della droga all’indomani di alcune scarcerazioni. Nel mandamento mafioso di Pagliarelli ”i vecchi” furono messi alla porta per lasciare il posto a “quelli nuovi”. Il passaggio di consegne fu stabilito in un’agenzia di pompe funebri.

La Cassazione ha accolto in parte i ricorsi degli avvocati Rosanna Vella, Giovanni Rizzuti, Tommaso De Lisi, Teresa Todaro, Domenico La Blasca, Raffaele Bonsignore, Antonio Turrisi, Gioacchino Berna.

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23 Aprile 2024, 18:01

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