12 Giugno 2022, 00:21
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PALERMO – È corsa contro il tempo nella notte di Palermo per garantire il regolare avvio delle elezioni comunali alle 7. Quando è da poco passata la mezzanotte, sono 62 i presidenti di seggio rimpiazzati dal Comune sugli oltre novanta che hanno dato forfait a poche ore dall’insediamento dei seggi, come raccontato da Livesicilia. Al danno si è aggiunta poi la beffa: altre rinunce sono arrivate nel corso della giornata di sabato dagli stessi sostituti che erano stati nominati dalla Corte d’appello attingendo ai propri elenchi. Alla fine, le defezioni sarebbero state complessivamente 170, quasi il 30% del totale.
Il Servizio elettorale di piazza Giulio Cesare lavorerà tutta la notte per fare in modo che alle 7 le seicento sezioni possano aprire tutte regolarmente ma l’obiettivo appare arduo. Dopo avere lanciato un appello ai propri funzionari e agli ordini degli avvocati e dei commercialisti, Palazzo delle Aquile ha deciso di chiedere agli scrutatori di accettare la nomina a presidente per consentire l’avvio delle operazioni. “Per senso civico abbiamo subito aderito all’invito al fine di permettere la corretta e funzionale operatività dei seggi elettorali”, dice Nicolò La Barbera, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Palermo.
La situazione resta comunque caotica. In diversi seggi centinaia di scrutatori, ma anche i rappresentanti di lista, attendono dalle 15 di sabato la nomina del presidente, mentre in altre il materiale elettorale sarebbe arrivato incompleto rendendo impossibili le operazioni preliminari. “Siamo impegnati a risolvere il problema, stiamo lavorando”, dicono dalla prefettura riguardo al caos che si è creato in alcune sezioni davanti al mancato insediamento dei presidenti incaricati. Per la lista Sinistra civica ecologista “il mancato insediamento di numerosi seggi per la mancanza di presidenti desta grandi preoccupazioni per la regolarità delle operazioni di voto”.
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12 Giugno 2022, 00:21