Vandali, furti, risse e violenza | Vie della movida, terre di nessuno

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02 Giugno 2019, 17:34

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PALERMO – “Mi hanno sfilato dalla tasca il portafoglio, mentre passeggiavo e cercavo con la mia fidanzata un locale in cui bere un drink. Ho tentato di bloccare un ragazzino, entrato in azione insieme ad alcuni coetanei, ma mi ha spintonato e ha poi chiamato i rinforzi. A quel punto siamo andati via, nel panico”. E’ soltanto una delle testimonianze di chi è diventato, suo malgrado, vittima delle baby gang che negli ultimi mesi seminano la  paura nel centro storico.

Il caso, nello specifico, si è verificato ancora una volta in via Candelai, dove pochi giorni fa è anche avvenuta l’ennesima rissa. Un episodio all’insegna della violenza che stava per costare molto caro ad un  sedicenne, finito nel mirino di un giovane aggressore, tuttora ricercato. L’adolescente è stato colpito ad un occhio con un pugno ed è stato trasportato in ospedale con codice rosso.

Il trauma gli aveva infatti provocato una emorragia cerebrale che rischiava di compromettere le funzioni vitali. Man mano le sue condizioni sono migliorate, ma per lui, dimenticare quella notte sarà difficile. Alla base della violenza ci sarebbe stata una ragazza contesa, proprio come era già successo a dicembre, sempre lungo la stessa strada, ad un diciassettenne: era stato circondato da sei giovani che avevano sferrato calci e pugni.

Una “movida fuori controllo”, dicono i residenti, “in cui non ci sono limiti, né regole”. Chi abita in via Candelai, storicamente ricca di pub, bar e pizzerie, parla di serate da incubo, di musica ad altissimo volume fino all’alba, di urla, liti e risse nel cuore della notte. “Soprattutto nel fine settimane – dice Lorenzo Pillitteri – in cui questa diventa terra di nessuno. L’altra sera una ragazza è stata scippata proprio davanti al mio portone. E’ finita per terra, chi l’ha derubata si è poi dileguato tra i vicoli. Per non parlare del karaoke, del brusio fino alle 4 del mattino o della strada invasa da sedie e tavolini. Se dovesse intervenire qui un’ambulanza, avrebbe enormi difficoltà”.

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Ma nelle ultime settimane la violenza è esplosa anche in via Divisi, nel tratto tra piazza Rivoluzione via Roma. Nel locale gestito da alcuni romeni è scoppiata una rissa, con tanto di lancio di bottiglie e auto parcheggiate all’esterno danneggiate. “Noi residenti – racconta Giovanni Russo – ci siamo barricati in casa, persino i turisti che alloggiano nei vicini B&b hanno cambiato direzione quando hanno capito cosa stava succedendo. Episodi che si verificano ripetutamente e che hanno trasformato la vita di tutti noi in un inferno”.

Già, perché basta percorrere pochi metri per percepire la paura nelle parole di un altro residente. “Sono stato svegliato nel cuore della notte giovedì sera – racconta Francesco Lo Jacono – perché ho sentito le urla di una donna. Ancora una volta, in quel locale di via Divisa, era scoppiata una lite. Mi sono affacciato al balcone e ho notato due uomini in strada che si picchiavano e ho subito chiamato le forze dell’ordine. Ho due figli piccoli, ma questa non è più una zona in cui le famiglie possono vivere tranquilli. La situazione è diventata insostenibile”.

“Chiediamo più controlli – aggiunge Paolo Li Causi – anche a tarda notte e soprattutto durante i weekend. Abbiamo tutti il diritto di sentirci al sicuro, sia noi residenti che i clienti dei pub, che non possono rischiare di finire al centro dell’ennesimo caso di violenza. Circolano bande formate da giovanissimi che vandalizzano gli arredi in strada, mettono a segno furti e rapine, aggrediscono i passanti. Devono essere fermate”.

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02 Giugno 2019, 17:34

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