PALERMO – La Procura aveva chiesto la condanna a 8 anni di carcere, il Tribunale lo ha assolto. Decisive le fotografie della festa di fidanzamento del figlio.
Nel giugno 2021 due ladri tentano di rubare la radio di una Alfa Mito parcheggiata in via Emilia. Il proprietario, funzionario di polizia, se ne accorge e si lancia al loro inseguimento. Ne acciuffa uno (condannato in un processo a parte), mentre l’altro riesce a scappare dopo avergli puntato contro un coltello. Da qui la contestazione di rapina impropria.
La vittima, sentita in aula, non ha fornito certezze sul riconoscimento dell’imputato Michele Di Paola, 46 anni, che ha precedenti penali per reati contro il patrimonio. A lui si era arrivati perché risultavano contatti telefonici con l’altro imputato, Filippo D’Angelo, condannato in abbreviato per furto.

Gli avvocati Vincenzo ed Emanuele Settimo Zummo hanno letteralmente tirato fuori la prova che ha convinto il Tribunale presieduto da Bruno Fasciana. Nella memoria del cellulare di Di Paola c’erano le fotografie della festa di fidanzamento del figlio.

È vero che il locale scelto non era molto lontano da via Emilia, ma non è credibile che si fosse allontanato – per giunta in abiti eleganti – per rubare una radio. Ed è stato assolto per non avere commesso il fatto.