Il rimpasto entra nel vivo| Orlando convoca i partiti

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14 Gennaio 2019, 11:15

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PALERMO – Prima i partiti, poi le liste civiche ma l’obiettivo resta comunque quello di chiudere la partita entro gennaio. Il rimpasto della giunta Orlando entra nel vivo e il sindaco, così come annunciato, ha convocato Sicilia Futura, Sinistra Comune e Partito Democratico per discutere delle deleghe della futura squadra di governo, da cui dipenderà anche il valzer della burocrazia.

Una fase molto delicata, per il Professore, che da un lato deve cedere alle richieste delle forze politiche che da oltre un anno chiedono di entrare in giunta ma dall’altro deve provare a tutelare delicati equilibri che, a nomine fatte, potrebbero saltare mettendo in difficoltà la già fragile maggioranza in consiglio comunale.

Il primo cittadino ha diramato una sorta di mini-calendario, in stile “Quirinale”. Giovedì toccherà a Sinistra Comune che, a Villa Niscemi, si presenterà con una delegazione allargata: il capogruppo Giusto Catania ma anche i portavoce Luigi Carollo, Mariangela Di Gangi, Antonella Leto, Antonio Marotta e Luca Casarini, anche in preparazione di un’assemblea pubblica fissata per sabato. Sempre sabato sarà la volta di Sicilia Futura, stavolta a Palazzo delle Aquile: sicuramente ci sarà il segretario provinciale Edy Tamajo, forse anche il capogruppo Gianluca Inzerillo. A chiudere il giro sarà il Pd lunedì prossimo: dovrebbe essere certa la presenza del segretario provinciale Carmelo Miceli.

Sta di fatto, però, che le trattative adesso entreranno nel vivo. Orlando chiederà pareri sulla nuova composizione delle deleghe, proposta tra Natale e Capodanno, e che vede lo spacchettamento delle partecipate, la separazione del Verde dal Suap, la divisione tra Urbanistica (con Mobilità) e Lavori pubblici, l’unione dello Sport alla Cultura, il potenziamento del Personale e la sparizione del Centro storico.

Ogni partito proporrà le sue modifiche ma soprattutto dovrà indicare quali deleghe vorrebbe, anche se qui entra in gioco una variabile non indifferente. Il sindaco non ha ancora stabilito infatti quanti assessori cambiare e quali, anche se sembrano confermati Giuseppe Mattina al Sociale, Antonino Gentile al Bilancio e Sergio Marino al Verde. Giovanna Marano ed Emilio Arcuri sono in bilico ma potrebbero pesare le quote rosa, mentre sono dati per uscenti Andrea Cusumano, Iolanda Riolo e Gaspare Nicotri.

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Tre posti andranno ai partiti, uno a testa, e un quarto se lo riserverà il sindaco per il fedelissimo Fabio Giambrone che prenderà le redini del Personale. Resta da capire se Orlando deciderà di cambiare anche altre pedine, cosa che influirà anche sulle deleghe. I partiti potranno proporre i propri nomi per i singoli settori, ma sarà poi Orlando a decidere rimettendo mano anche all’organizzazione degli uffici. Il Pd potrebbe puntare sulle Attività produttive (ma sul nome è ancora scontro all’interno), così come Sicilia Futura con Leopoldo Piampiano, mentre Sinistra Comune chiederà tutte le deleghe: a entrare potrebbe essere uno tra Giusto Catania e Barbara Evola.

E le liste civiche, ossia Mov139 e Palermo 2022? Ancora non convocate, ma dovrebbero essere sentite subito dopo anche se per loro non ci dovrebbero essere posti in giunta ma solo nei cda delle partecipate.

LE REAZIONI

“Ritengo indispensabile una rilancio dell’azione del governo cittadino e ha fatto bene il sindaco a convocare i partiti che hanno contribuito a vincere le elezioni dell’11 giugno 2017 – dice Sandro Terrani, capogruppo del Mov139 – fermo restando che le liste civiche del primo cittadino devono avere un ruolo importante nella programmazione e nel futuro della città. Piena fiducia al sindaco Orlando, che sicuramente saprà fare sintesi rispetto alle proposte dei partiti”.

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14 Gennaio 2019, 11:15

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