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Palermo, ecco Italia-Macedonia: la sfida, la gioia e la paura…

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24 Marzo 2022, 13:20

3 min di lettura

Cominciamo dal senso calcistico della sfida tra Italia e Macedonia che, una volta, si sarebbe raccontato con un incipit in bianco e nero: amici sportivi… Tutti pensano già al Portogallo, nella possibile finalissima del corso di recupero, leggi play off, per approdare all’insolito (si giocherà in inverno) Mondiale di calcio del Qatar. Ma c’è, appunto, da battere la Macedonia, senza impantanarsi.

La prudenza di Mancini

Stasera a Palermo, si gioca, in uno stadio ribollente di entusiasmo, per permettersi il duello successivo con il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Il saggio Mancio, al secolo Roberto Mancini, Ct della Nazionale campione d’Europa, ha calpestato troppi campi per non saperlo. Infatti è prudente: “Si parte tutti uguali, tutte le gare partono dallo 0-0 e in 90′ può accadere qualsiasi cosa. Le partite vanno giocate tutte, anche quelle che sembrano scontate. Non credo ci siano dei favoriti”. Però, come è giusto che sia, pure ottimista: “Ci sono momenti pieni di vittorie ed altri di delusione. Questo fa parte di un percorso, magari si potesse solo vincere. Nessuno vuole tornare sopra certi momenti. Serve solamente essere concentrati su quello che dobbiamo fare, sappiamo giocare bene a calcio e lo abbiamo fatto vedere. Questo è il nostro obiettivo, non conta il resto”.

La festa e le ‘Notti magiche’

Sarà una festa di pubblico, con il pienone allo stadio. Una folla che, a prescindere dal Covid, non si vedeva da tanto, soprattutto per fatto sportivo, da quando il Palermo non frequenta più le terrazze nobili del Palazzo Pallone. In una intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ ha suonato la carica anche Totò Schillaci, indimenticabile protagonista delle ‘Notti Magiche’ di Italia Novanta. “C’è un’atmosfera incredibile – ha detto Schillaci – i palermitani meritano di vivere giornate di festa così. L’Italia è questa, quando si trova nelle difficoltà, tira fuori l’orgoglio”. Così, tra un panino e panelle, un caffè Borghetti (ma esistono ancora?) e un appuntamento all’ombra di quel monumento passato alla storia come ‘il carciofo’ (ci vediamo al ‘carciofo’) il rito popolare conoscerà la sua incoronazione. (qui le informazioni sul traffico).

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Il nemico di tutti

C’è, anche, da considerare il nemico di tutti, il Covid. L’allarme, nei giorni scorsi, proprio da LiveSicilia.it, lo ha lanciato il dottore Renato Costa, commissario per l’emergenza a Palermo: “Quell’affollamento potrebbe provocare una vera e propria bomba sanitaria. Mi rendo conto che non si può fare niente per cambiare le cose, ma il mio appello alla prudenza resta”. Un guastafeste, questo commissario? No, uno che ha il compito scomodo di continuare a monitorare l’andamento della tragica pandemia in corso. Il nuovo bollettino settimanale, a cura del Dasoe, riferisce di contagi un aumento e di giovani più ‘a rischio’.

Una storia di solidarietà

Tra gli ospiti della partita, ci sarà pure il signor Francesco Paolo, un palermitano malato di Sla, che potrà assistere alla sfida grazie a uno speciale servizio di assistenza. “C’era la possibilità di avere un’ambulanza dismessa – racconta il dottore Roberto Garofalo che ha ideato e curato il progetto per l’Asp – e ci siamo detti: perché non usarla per esaudire i sogni di qualcuno che vive in una situazione di oggettiva difficoltà? Tutti si sono impegnati per rimetterla a nuovo, per sistemarla. Si è verificata una collaborazione eccezionale tra la Samot, la Samo, che si fanno carico dei malati con situazioni gravissime e croniche, e il Rotary. Saranno, poi, coinvolte le detenute del Pagliarelli per cucire le tendine. Una bellissima pagina di solidarietà”. Sì, il gol più bello.

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24 Marzo 2022, 13:20

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