Palermo, svanisce il sogno | Il ‘Viareggio’ va alla Juventus

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30 Marzo 2016, 14:29

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VIAREGGIO (LUCCA) – Un sogno sfumato a quattro minuti dalla fine, a undici metri da un miracolo. Non un’esagerazione, per usare anche le parole del direttore sportivo Manuel Gerolin, perché la potenza del settore giovanile del Palermo non può essere minimamente paragonata a quella della Juventus. La dimostrazione? La massiccia presenza di giocatori palermitani e siciliani nel gruppo allenato da Giovanni Bosi e trascinato fino alla prima finale della Viareggio Cup nella storia della società di viale del Fante. Una finale amara: dopo un primo tempo scoppiettante terminato sul 2-2 e almeno tre palle gol nella ripresa, i rosa sono stati puniti da un rigore di Di Massimo nel finale.

Il Palermo inizia in maniera timorosa, tant’è che nei primi minuti l’impressione è quella di dover assistere ad un monologo bianconero. La Juventus, al primo vero tiro in porta, va in vantaggio. Al 14’ Macek si inserisce sulla destra e serve Kastanos. Il cipriota, reduce dagli impegni con la nazionale maggiore, ha la freddezza per evitare l’intervento di Tafa e fulminare Marson. Il Palermo va avanti a lanci lunghi e si affida al solito La Gumina, che al 28’ sfrutta tutte le due doti da opportunista d’area e beffa Del Favero dopo una pessima respinta sulla botta di Costantino. È di nuovo parità, ma dura solo cinque minuti: Giuliano è ingenuo nel tentativo di lasciar scorrere palla sul fondo e si fa beffare da Macek, atterrandolo poi in area. Dal dischetto di presenta l’argentino Vadalá ed è di nuovo vantaggio juventino. Il colpo non taglia le gambe ai rosa, e ancora una volta è La Gumina il risolutore. Due minuti dopo il penalty bianconero, Valeri assegna la massima punizone al Palermo per la spinta di Severin sul capocannoniere del torneo, che si conferma tale dagli undici metri, realizzando la rete del 2-2 con cui si chiude la prima frazione di gioco.

La girandola di cambi nella ripresa regala agli spettatori del “Torquato Bresciani” un Palermo meno timoroso e più offensivo. Il neo entrato Bonfiglio mette subito paura a Del Favero con un diagonale da dentro l’area, respinto in tuffo, poi è Lo Faso a cercare la conclusione da pochi passi oltre il limite. Ancora una volta è Del Favero, decisamente insufficiente nel primo tempo, a superarsi in presa. Alla mezz’ora della seconda frazione arriva l’ennesima occasione per i rosa allenati da Bosi, ancora una volta con Bonfiglio e ancora una volta con Del Favero protagonista. Quando tutto sembra avviarsi verso i rigori, ecco che Valeri decide di far finire la partita con un solo tiro dagli undici metri. Massima punizione concessa alla Juventus per un fallo veniale di Santoro su Di Massimo e lo stesso Di Massimo realizza dal dischetto. Con quattro minuti a disposizione, Bosi tenta il tutto per tutto, ma il Palermo non punge. La Gumina chiude col riconoscimento di capocannoniere (nove reti, una in meno del record di Immobile nel 2010) e col trofeo Golden Boy, Marson è eletto miglior portiere del torneo e Santoro è il miglior giovane della finale, ma non basta. Il Torneo di Viareggio se lo aggiudica la Juventus, per la nona volta nella sua storia.

TABELLINO

PALERMO-JUVENTUS 3-2 (14′ Kastanos, 28′, 38′ rig. La Gumina, 34′ rig. Vadalà, 76′ rig. Di Massimo)

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PALERMO: Marson, Punzi (70′ Toscano), Maddaloni, Tafa, Giuliano, Lo Faso, Ferchichi, La Gumina, Santoro, Costantino (77′ Grillo), Dalia (41′ Bonfiglio).
A disposizione: Di Cara, Di Franco, Palmisano, Plescia, Pane, Gattabria, Tramonte, Maniscalchi, Formisano.
Allenatore: Giovanni Bosi.

JUVENTUS: Del Favero, Coccolo, Severin, Blanco Moreno, Macek (71′ Di Massimo), Kastanos, Vadalà, Bove (71′ Tamba M’Pinda), Morselli (57′ Toure), Lirola, Cassata.
A disposizione: Vitali, Consol, Eleuteri, Zappa, Pozzebon, Beruatto, Moudoumbou, Dieye, Parodi.
Allenatore: Fabio Grosso.

ARBITRO: Paolo Valeri (Roma 2).

Assistenti: Francesco De Luca (Pescara) – Gianluca Vuoto (Livorno).

AMMONITI: Macek (J), La Gumina (P), Cassata (J), Bonfiglio (P)

Pubblicato il

30 Marzo 2016, 14:29

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