16 Agosto 2020, 10:56
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PALERMO– Si trovava nella borgata marinara di Sferracavallo, a pochi chilometri da Palermo, con un’amica per trascorrere la serata del Ferragosto: quando ha visto le auto dei carabinieri dirigersi verso la spiaggia ha capito che stava per succedere qualcosa. Così le ha seguite, fino a Barcarello, l’arenile di brecciolino molto frequentato per l’acqua cristallina del mare e il fascino della scogliera. Alle spalle i festeggiamenti del 14 agosto, alcuni avventori avevano scelto di rimanere nell’arenile anche il giorno dopo montando una sorta di tendopoli e sfidando così i divieti di assembramento assunti come misura anti-Covid per fronteggiare l’aumento dei contagi, che preoccupa non poco in Sicilia.
Ma quando la cronista ha cominciato a filmare lo sgombero delle tende da parte dei carabinieri si è scatenato il putiferio. Alcune donne si sono sganciate dal gruppo, formato da una trentina di persone, scagliandosi contro la giornalista presa a schiaffi, pugni e calci. Stessa sorte per l’amica che aveva cercato di difenderla. “In tanti anni di attività non avevo mai visto una cosa così. La rabbia, la violenza senza motivo sfogata senza remore”, racconta la cronista, finita al pronto soccorso dell’ospedale Cervello, con cinque giorni di prognosi, assieme all’amica.
“Quello che ferisce di più però è stata l’indifferenza di tanti che hanno assistito alla scena. E c’era anche chi faceva un video con il telefono cellulare”, dice la giornalista free-lance. Il patatrac è scoppiata quando una donna, vedendola mentre riprendeva la scena dello sgombero, le ha chiesto di non filmare i bambini. “Le ho detto che non li avrei ripresi, ma in quell’istante un gruppo si è scagliato contro di me. Mi sono ritrovata per terra – afferma la cronista – contro di me schiaffi, calci, pugni. Una ragazza mi ha dato dei pugni sul naso. Erano donne, tante. Gli uomini guardavano. La mia amica, che mi attendeva in auto, mi ha raggiunto per difendermi ma anche lei è stata aggredita. Un uomo le ha dato un calcio facendola cadere. Mi volano gli occhiali e loro continuano a insultare e colpire. Contro di me anche testate. Sono piena di lividi ed escoriazioni, ma quello che mi ferisce di più è l’indifferenza. Ho chiesto aiuto, un signore che era lì mi ha detto ‘no’.. E’ avvilente”.
Le due donne ringraziano i carabinieri. “Siamo salve grazie all’intervento di un’auto dei carabinieri, che in realtà credo fosse stata chiamata dai colleghi in spiaggia perché anche lì le operazioni non andavano avanti serenamente”. E riferisce che “il gruppo, erano in tanti, ha aggredito anche i militari che prima ci hanno offerto riparo nella loro auto e poi ci hanno detto di andare via”. “Siamo scappate e abbiamo raggiunto il pronto soccorso – conclude -. Abbiamo un prognosi di cinque giorni, ma io dovrò fare degli accertamenti perché ho molti dolori al torace”. Solidarietà alle due donne dall’Assostampa, all’Unci Sicilia e dai parlamentari del M5s. Il presidente del Cnog Carlo Verna auspica “un’immediata risposta dello Stato”
“Condanno fermamente quanto avvenuto a Barcarello, nel Palermitano, dove una giornalista è stata picchiata selvaggiamente solo perché stava facendo il suo dovere di cronaca, nonostante fosse libera dal servizio. A lei va la mia più sincera solidarietà. L’episodio di oggi costituisce un pericoloso campanello d’allarme sul clima di odio e intolleranza che si respira anche nell’Isola, persino verso quanti, come i giornalisti, sono chiamati solo a fare il proprio dovere”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha espresso la propria solidarietà alla giornalista aggredita a Barcarello, sottolineando che “si è trattato di un gesto di inaudita e gratuita violenza da parte di alcuni incivili che dovranno essere al più presto identificati e sanzionati come meritano per questo gesto anche perché continuano con i propri comportamenti a mettere a rischio la salute propria e quella di tutti gli altri”.
“Continuano le aggressioni contro i cronisti, l’Ordine dei giornalisti di Sicilia non può che esprimere grande preoccupazione di fronte ad atti di violenza inaudita come quello che ha avuto come vittima una giornalista free-lance, assalita a Palermo da una trentina di persone, in prevalenza donne, mentre filmava le operazioni di sgombero di una tendopoli sulla spiaggia di Barcarello, a Sferracavallo”. Così in una nota l’Odg di Sicilia. “La collega, cui va la solidarietà dell’Ordine, è stata colpita ripetutamente con calci e pugni nell’indifferenza generale ed è stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Una vicenda – aggiunge la nota – che pone molti interrogativi, in una città dove la violenza viene ormai innescata dai motivi più banali e dove documentare i fatti come deve fare un giornalista, sta diventando sempre più rischioso. Non sono più consentite sottovalutazioni, di fronte a fatti del genere non si può che chiedere una risposta esemplare delle autorità preposte cui chiediamo che siano identificati al più presto gli autori di tanta gratuita brutalità”. (ansa)
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16 Agosto 2020, 10:56