05 Agosto 2023, 06:45
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PALERMO – Il pasticcio sulla commissione Bilancio del consiglio comunale di Palermo rischia di scatenare un effetto domino che potrebbe coinvolgere anche il consuntivo 2022, fondamentale per sbloccare la spesa della quinta città d’Italia. Sono giorni di fibrillazione per Palazzo delle Aquile, dove si susseguono riunioni e incontri per trovare una soluzione a quello che sembra ormai un vicolo cieco.
La vicenda è nota: le dimissioni di massa del centrodestra dalla Prima commissione, volute per silurare il vicepresidente Ugo Forello, hanno scatenato una girandola di interpretazioni, pareri e citazioni di sentenze, oltre a un esposto alla Procura della Repubblica. Da un lato la maggioranza convinta che la commissione debba decadere, forte di una nota della segreteria generale ma anche di un precedente che riguarda la commissione Affari istituzionali dell’Ars del 2014 su cui si è espressa la Cassazione, col capogruppo Fdi Giuseppe Milazzo che ha inviato una diffida affinché la commissione sia dichiarata decaduta; dall’altra il gruppo Oso secondo cui invece è ancora in piedi, sebbene con tre componenti, con tanto di parere pro veritate di un legale palermitano per il quale nulla è decaduto e l’organismo è nel pieno dei suoi poteri e delle sue funzioni.
Il problema è che non esiste una norma chiara in merito e così tutto si gioca sulle interpretazioni. L’ufficio di presidenza, guidato da Giulio Tantillo, ieri si è riunito con l’Avvocatura comunale: l’idea è quella di chiedere un parere anche alla Regione per capire se applicare la decadenza o la surroga, ma nel frattempo la criticità più impellente è rappresentata dagli atti urgenti. La commissione Bilancio deve infatti esprimersi obbligatoriamente su numerose delibere, tutte importanti: dai debiti alle attività produttive, ma soprattutto sul rendiconto 2022 che sbloccherebbe una spesa milionaria.
Giovedì si è insediato il commissario ad acta nominato dalla Regione, che scriverà per chiedere notizie sull’iter del rendiconto ma a cui gli uffici comunali hanno già offerto rassicurazioni: ieri il vicesindaco Carolina Varchi ha firmato la delibera sul riaccertamento (propedeutica al consuntivo) che lunedì dovrebbe essere approvata in giunta e a seguire toccherà alla manovra. L’intoppo semmai rischia di essere il consiglio comunale. In attesa di capire se la commissione è decaduta oppure no, bisogna stabilire se intanto è possibile dare parere sugli atti urgenti come il consuntivo che, dopo il via libera in giunta, deve passare dai revisori dei conti e soltanto dopo (quindi a fine agosto) potrà arrivare alla commissione e da lì al consiglio.
Il termine è abbondantemente scaduto e il sindaco Roberto Lagalla non ha intenzione di vedere allungare troppo i tempi: in settimana ha riunito i capigruppo di maggioranza per chiedere loro di premere il piede sull’acceleratore, trovando una soluzione rapidamente. Per questo la presidenza ha chiesto sia all’Avvocatura che alla Segreteria generale indicazioni su come muoversi nel caso di atti urgenti e una risposta è attesa già per l’inizio della prossima settimana.
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05 Agosto 2023, 06:45