Cronaca

Palermo, mafia e droga: parla il nuovo pentito e scatta il blitz. Nomi e ruoli

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11 Ottobre 2024, 13:41

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PALERMO – Prima ha resistito, poi ha chiesto aiuto, infine si è pentito quando ha capito di essere finito in un vicolo cieco. Le dichiarazioni di Alessandro La Dolcetta sono diventate decisive per l’arresto di Francesco Zappulla (35 anni), Gaspare Rizzuto (41 anni), Giuseppe Campisi (27 anni) e Vincenzo Selvaggio (33 anni).

I suoi verbali si sono aggiunti a quelli di Alessio Puccio e Fabio Fernandez e rappresentano l’ossatura dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Filippo Serio.

A Zappulla la Direzione distrettuale antimafia di Palermo contesta di avere fatto parte del mandamento mafioso di Porta Nuova. A tutti di avere gestito le piazze di spaccio rifornendole di droga, ma anche imponendo il prezzo di acquisto e vendita. E per chi non si adeguava scattavano le punizioni ricostruite dai carabinieri del Comando provinciale.

La Dolcetta ha raccontato di essere stato convocato da un tale “Valentino”. Voleva sapere da chi comprava la droga. Il nuovo pentito fece un nome, era un bluff ma commise un errore: era una persona detenuta. Allora Zappulla e un mafioso della Noce gli imposero di risarcire gli uomini di Porta Nuova con duemila euro “per non essersi fatto vedere da nessuno” e per il futuro doveva rifornirsi da “loro”.

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Solo che il prezzo era fuori mercato: 45 mila euro al chilo contro 38. Provò a cercare aiuto bussando alla porta di qualche amico a Resuttana.

La ritorsione fu immediata: un suo suo pusher fu rinchiuso in una stalla alla Zisa e minacciato con una pistola e una mazza. La Dolcetta, che si trovava fuori città, chiese al padre di intervenire. La situazione non cambiò. Anzi, fu sparato un colpo di pistola contro il muro per intimidirli.

Al pusher fu consegnato un chilo di cocaina da rivendere. Il prezzo saliva ancora: 55 mila euro che, così ha messo a verbale La Dolcetta, fu pagato la sera stessa per paura. Gli affari della droga bloccati dai carabinieri erano ancora in corso, ma sarebbero iniziati quando era ancora vivo Giuseppe Incontrera e libero Giuseppe Auteri.

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11 Ottobre 2024, 13:41

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