Cronaca

Nuovi boss e affari: il mistero del pizzino stracciato

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16 Agosto 2022, 05:47

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PALERMO – Il mistero del pizzino non è stato ancora chiarito. Sono passati due anni e mezzo dal suo ritrovamento. Ed è un pizzino che porta ad un affare immobiliare fra Ciaculli e Brancaccio.

I poliziotti seguivano un indagato che ha letto e strappato il biglietto. Quando si allontanò gli investigatori recuperarono e ricomposero 21 pezzi.

Febbraio 2020. In un un autolavaggio di via Conte Federico, nel quartiere Brancaccio, arriva Andrea Seidita. Entra in un container e pochi minuti dopo esce con qualcosa in mano. Lo consegna a un impiegato che lo ripone nella tasca del giubbotto.

Quindi Seidita si allontana, mentre l’impiegato contatta al telefono Emanuele Prestifilippo (sono stati entrambi arrestati nel blitz dello scorso maggio coordinato dalla Dda): “Me lo fai un favore?… puoi venire qua da me un minuto?… ti devi venire a prendere l’auto di tuo cognato”.

Poco dopo Prestifilippo arriva all’autolavaggio. Entra nel container. Quando esce si vede chiaramente che ha un foglio di carta in mano.

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È pedinato. Sale in macchina. All’altezza del civico 273 di via Conte Federico apre il finestrino e lancia fuori ciò che resta nel pizzino, I poliziotti della Mobile si precipitano e lo recuperano.

C’è scritto: “Ciao carissimo, volevo chiederti se puoi contattare quel ragazzo che deve vendere il magazzino, la casa, la t… Contattalo perché dice di avere una persona interessata per un pezzo di terreno e lui vorrebbe salire con un geometra della zona, così insieme possono identificare i terreni e pros… vendita. Ti mando un bacione”.

C’erano soldi da investire. Un affare che doveva restare riservato. Nessuna parola al telefono. Solo un pizzino alla vecchia maniera.

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16 Agosto 2022, 05:47

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