PALERMO – Un fidanzamento a distanza, cementato con lettere inviate dal carcere e risposte spedite al mafioso detenuto dalla figlia del boss. Di telefonate “fuorilegge” e regali, anche di lusso, che pesano, secondo l’accusa, sulle casse del mandamento mafioso di Porta Nuova.
La Procura della Repubblica deposita nuovi atti al processo per l’omicidio di Giuseppe Di Giacomo per confermare il ruolo mafioso dell’imputato Onofrio Lipari. È stato anche sentito in aula il carabiniere che si è occupato del caso.
Regali alla fidanzata del boss detenuto
Lipari a partire dal febbraio 2022 ha avviato una relazione sentimentale con la giovane figlia di un noto boss di Pagliarelli detenuto. Nell’aprile 2022 Pietro Pozzi riferiva a Stefano Comandè, entrambi arrestati nel blitz dei 181 dello scorso febbraio, che Lipari gli aveva scritto dal carcere perché gli servivano 2.000 euro. C’era voluto un po’ di tempo per consegnarli e soprattutto Pozzi aveva dovuto usare denaro che serviva per un’attività illecita non meglio specificata.
Pozzi, che a Porta Nuova avrebbe gestito il settore delle scommesse, temeva che qualcuno potesse controllare e scoprire l’ammanco di denaro. Anche perché lo stesso Pozzi spiegava che ai 2.000 euro bisognava aggiungere ulteriori 2.800 euro per l’acquisto di vestiti di lusso.
Per aiutarlo a scegliere Lipari aveva suggerito a Pozzi di coinvolgere la moglie di suo fratello, dunque sua cognata. Tutto fa pensare che i costosi articoli siano stati comprati nel negozio Louis Vuitton di via Libertà.
“La Ferrari vuole l’hai capito”
Pozzi mostrava di non gradire la relazione sentimentale: “Una borsa e un paio di scarpe 2800… a Libertà”. E si era offeso per il fatto che gli fosse stato imposto di farsi accompagnare. Come se non sapesse scegliere merce di qualità: “… perché me lo deve insegnare a me… che la mia famiglia è nata in queste cose… vedi che questa la Ferrari vuole l’hai capito ti pare che quella è così luocca (stupida ndr)”.
Lipari, arrestato per mafia nel 2014, aveva finito di scontare la pene nel febbraio 2023. Poco dopo la scarcerazione gli è piovuta addosso la pesante accusa di omicidio. Con la ragazza non si sono mai visti, però hanno iniziato a scriversi.
Si è anche scoperto che il detenuto aveva a disposizione in carcere un cellulare con cui avrebbe mantenuto i contatti con i parenti e con la giovane fidanzata. Nelle informative dei carabinieri ci sono anche le telefonate della giovane ai parenti del detenuto per avere notizie su Lipari.
Lipari, Pozzi e Comandè hanno appena ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini assieme ad altri 101 indagati.