Cronaca

“Ti amo, tranquillo”: ordini mafiosi e videochiamate

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27 Giugno 2023, 20:12

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PALERMO – “Aspetta che sta squillando mio padre”, diceva Vincenzo Sorrentino. La pandemia Covid ha aperto un inaspettato canale di comunicazione. I detenuti per un periodo hanno potuto usare gli smartphone al posto dei colloqui banditi per evitare che i parenti in visita portassero il virus in carcere Alla fine, però, i video colloqui sono stati un boomerang per i mafiosi di Pagliarelli. I finanzieri li hanno registrati e sono confluiti nell’ordinanza di custodia cautelare che oggi ha raggiunto ventisei persone.

Fra i compiti affidati dal Salvino Sorrentino, boss detenuto per ultimo a Rebibbia, al figlio ventiduenne c’era la convocazione per le videochiamate. Diventava una conversazione allargata. Vi partecipavano i membri della famiglia Maniscalco – Paolo e i figli Francesco e Anthony – Maria Mazzè, moglie di Andrea Ferrante, Leonardo Marino, Morris Morgan Cardinale. E ricevevano le direttive per controllare ogni cosa al Villaggio Santa Rosalia.

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Un giorno di agosto Sorrentino junior, accusato dalla Direzione distrettuale antimafia di essere divenuto alter ego del padre, si spostò nel negozio di frutta e verdura dei Maniscalco, in via Andrea Cesalpino. Paolo Maniscalco, detto Ciccio, prese in mano il cellulare. Sorrentino senior pronunciò poche parole: “Stai tranquillo, ti voglio bene, ti amo”. A Maniscalco viene attribuita la gestione della cassa della famiglia mafiosa, assieme a Pietro Maggio.

Non è un caso che nel negozio di frutta e verdura si faceva spesso vivo Maurizio Sanfilippo, anch’egli arrestato per mafia, a cui Sorrentino avrebbe demandato il compito di gestire la rete di finanziamenti. Un vorticoso giro di denaro, schermato grazie ad assegni emessi da imprenditori e commercianti compiacenti. Qualche anno fa ne aveva parlato un altro mafioso, Rubens D’Agostino, in un’intercettazione: “… è buono che tu domani vai da Salvino… io ho un problema, io sto protestando mi servono 5.000 euro e quello dice dammi questo assegno… da Peppino oppure da Maurizio dammi questi 5.000 euro senza interessi però hai capito che fra sessanta giorni il problema lo hai poi tu… mi hai capito quello ti dice fammi un assegno a 60 giorni”. E non si riesce a pagare? Magari si diventa soci.

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27 Giugno 2023, 20:12

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