Palermo, mafia: 4 condanne, ma restituita una sala bingo

Mafia di Santa Maria di Gesù: quattro condanne, ma restituita una sala bingo

Antonio e Vincendo Adelfio
Revocata anche la confisca di una macelleria

PALERMO – Sconto di pena per un imputato, tre condanne confermate e la restituzione di una sala bingo e di una macelleria. Si chiude in appello il troncone del processo rinviato alla Cassazione sulla mafia di Santa Maria di Gesù.

Per 11 imputati nel 2021 le pene erano diventate definitive, mentre per altri cinque la sentenza era stata annullata con rinvio e si è dovuto celebrare un nuovo processo.

Era il 2016 quando la procura di Palermo e i carabinieri del Ros svelarono i nuovi assetti del potente mandamento mafioso palermitano, ma anche di San Giuseppe Jato.

Lo spaccato che venne fuori era quello di una mafia che cercava di fare rispettare le vecchie regole di Cosa Nostra. I clan si erano organizzati ripartendo dal passato.

Antonino Pipitone, a cui avevano inflitto 14 anni e 2 mesi, nel frattempo è deceduto. Confermate le condanne di Francesco Di Marco (6 anni e mezzo), Vincenzo Adelfio (9 anni e 4 mesi) e Gaetano Di Marco (6 anni e 4 mesi).

Per Antonio Adelfio, difeso dall’avvocato Domenico La Blasca, la pena scende da 7 anni e 4 mesi a 6 anni. È caduta un’aggravante legata a Cosa Nostra ed è andata prescritta l’ipotesi del trasferimento fraudolento di beni. Il risultato è la revoca della confisca delle società Bingo.it ed Erregi e la restituzione della sala bingo che si trova in via Messina Marine.

La corte di appello presieduta da Vittorio Anania ha restituito anche una macelleria a Salvatore Maria Capizzi. Il locale si trova in via Villagrazia.


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