Cronaca

Il “boss delle scommesse” e le trasferte da Palermo a Catania

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22 Maggio 2022, 19:22

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PALERMO – “Questo ragazzo mi disse che avevano questi siti insieme al Greco e volevano piazzarli dappertutto tra cui anche a Villabate”: così Francesco Coletti, boss pentito di Villabate, ha raccontato l’ascesa di Andrea Seidita nel settore delle scommesse online.

Il “Greco” citato è Leandro Greco, nipote di Michele Greco, il ‘papa’ della mafia, arrestato due anni fa con l’accusa di essere il reggente del mandamento di Ciaculli.

Quando quest’ultimo è finito in carcere Seidita ha cercato di defilarsi, ma ormai era troppo tardi. Nelle informative dei poliziotti e dei carabinieri la sua figura era già tracciata. La settimana scorsa è finito in carcere.

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Seidita sarebbe stato al vertice di una piramide organizzata con l’obiettivo di sponsorizzare la diffusione del pannello di Ciaculli in tutta la città. C’è un intercettazione di Ignazio Ingrassia, il quale, dopo aver rivendicato di essere stato lui “a portare il gioco” e cioè a creare il canale giusto per la famiglia di Ciaculli protestava per i contrasti sorti fra Seidita e alcuni uomini di corso dei Mille.

Di sicuro i contrasti non hanno fermato gli affari che sono proseguiti anche oltre i confini palermitani. In particolare sono stati monitorati una serie di incontri con alcuni personaggi catanesi. Tra questi volti noti come quello di Rosario Lizzoli e altri finora sfuggiti dai radar investigativi.

Seidita e il suo braccio destro Giuseppe Figuccia si muovevano spesso in trasferta a Mascalucia e San Giovanni La Punta. A volte fissavano gli appuntamenti nel parcheggio nel parcheggio dell’Outlet Village di Agira. Discutevano delle piattaforme per le scommesse on line, una delle principali fonti di guadagno della mafia di oggi.

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22 Maggio 2022, 19:22

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