Palermo, da campione di lotta a posteggiatore: addio a Liberto

Palermo, da campione a posteggiatore: addio a Maurizio Liberto

E' morto a 62 anni. In viale Praga lo conoscevano tutti
IL RICORDO
di
2 min di lettura

PALERMO – “Era un nostalgico. Nei suoi racconti c’erano sempre i vecchi tempi, quelli dello sport e della gioia per le tante vittorie”. Chi abita dalle parti di viale Praga a Palermo, era abituato alla presenza quotidiana di Salvatore Liberto, o meglio Maurizio, come tutti lo chiamavano.

Le vittorie

Si è spento a sessantadue anni, dopo l’ultima fase della sua vita trascorsa tra smog e auto da parcheggiare, e una gioventù da campione della lotta libera. Già, perché Salvatore Maurizio Liberto aveva collezionato quasi cinquanta titoli nazionali, aveva viaggiato in lungo e in largo, partecipando anche ai Mondiali juniores del 1983.

“Era stato in America, il suo istruttore fu il grande Carletto Vitrano – racconta Alessandro Tomasino, che da tempo conosceva Liberto -. Un vero campione che sperava in una vita diversa, ma che si è fatto valere anche facendo ben altro. Qui lo ricordiamo tutti con immenso affetto, stamattina ho incontrato tante persone che abitano nella zona e che sono davvero dispiaciute per la sua scomparsa”. Liberto, ogni mattina, dalla sua casa dello Zen in cui custodiva ancora le preziose coppe dei tempi andati, raggiungeva viale Praga.

“Parlava sempre dei vecchi tempi”

“Andavamo spesso al bar – racconta Tomasino -. Lì si riposava per qualche minuto. Parlava di quegli anni, della sua gioventù, dei suoi rimpianti. Si era separato dalla moglie e aveva due figli, la sorella gli è sempre stata molto vicino. Un uomo che conosceva bene lo spirito di sacrificio”.

Tra mille difficoltà, Liberto, non si era mai abbattuto. “Un uomo disponibile e gentile – lo ricorda una donna – che non si tirava mai indietro quando gli chiedevamo una mano”. Liberto effettuava infatti anche piccoli lavori artigianali in casa: “Era pieno di risorse, nonostante la sua vita non facile”.

I problemi di salute

Ultimamente, però, erano arrivati i problemi di salute. “Lo vedevamo affaticato, anche giù di morale. Non avremmo mai voluto ricevere questa notizia, mancherà davvero a tutti noi, che lo ricorderemo per sempre come un grande campione”. Domani, 5 marzo, sarà il giorno dell’ultimo saluto. I funerali saranno celebrati nella chiesa di San Filippo Neri, alle 12.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI