11 Giugno 2019, 17:34
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PALERMO – La morsa del caldo stringe il capoluogo siciliano, ed è tempo di allarme temperature. Sul sito del ministero della Salute è stato pubblicato il bollettino sulle ondate di calore di martedì, mercoledì e giovedì. Il picco è previsto per mercoledì, con un livello di allarme per la prevenzione di tipo 2, per via di “temperature elevate e condizioni metereologiche con effetti negativi sulla salute della popolazione”. Per le ore 14 sono previsti 34 gradi (massima di 35 percepiti). A metter in guardia sull’eccezionale ondata di caldo prevista nel capoluogo è stato il Comune.
Situazione lievemente più stabile, invece, oggi e giovedì: per la giornata odierna il sistema di allarme prevede per Palermo il livello 1 (pre-allerta), con una temperatura massima percepita di 33 gradi; dopo il picco di domani, giovedì il livello di rischio tornerà a 1, con una temperatura di 30 gradi prevista per le ore 14 (massima percepita 33).
Il livello di prevenzione 2 contempla un’allerta dei servizi sanitari e sociali, si legge nel bollettino, con particolare attenzione alle fasce della cittadinanza considerate più a rischio. Il ministero ne fornisce un elenco: le persone anziane, i neonati e i bambini, le donne in gravidanza, chi soffre di malattie croniche (come malattie cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, morbo di Parkinson) o disturbi psichici, le persone con ridotta mobilità o non autosufficienti, chi assume regolarmente farmaci o fa uso di alcol e droghe, chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all’aria aperta (anche in giovane età), e chi vive in condizioni socio economiche disagiate.
Il ministero fa riferimento anche ad alcune condizioni abitative, come una scarsa ventilazione o l’assenza di aria condizionata, che possono causare disagio ed effetti dannosi sulla salute delle persone più a rischio. “Questo è vero particolarmente nelle grandi città – si legge sul sito del governo – dove, per una serie di caratteristiche (superfici asfaltate, cemento degli edifici, scarsità di copertura vegetale), la temperatura, sia in estate che in inverno, è più alta rispetto alle zone rurali vicine. Gli effetti del caldo possono inoltre essere più gravi per la presenza di elevate concentrazioni di inquinanti atmosferici”.
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11 Giugno 2019, 17:34