22 Giugno 2024, 10:36
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PALERMO – Al via il Pride a Palermo, oggi saranno oltre 11 i carri che attraverseranno la città per il corteo che si chiuderà con un party a cura di Popshock ai Cantieri Culturali alla Zisa allestiti per il
Village, insieme alle madrine del 2024: la cantante Bigmama e l’attrice Simona Malato.
Il corteo, i flash mob e gli interventi politici di sabato 22 ma anche i party ufficiali, dibattiti
che spaziano dai diritti in Tunisia, la violenza di genere sul lavoro, all’urbanistica,
performance, incontri e proiezioni con focus sulle Ballroom, sulla musica Tecno e storia
dell’arte e poi laboratori per l’infanzia, stand up comedy, drag show e gli eventi “off” diffusi
in spazi extra della città.
“Quest’anno è il secondo Pride dall’inizio del Governo Meloni: un Governo con aperte
simpatie neofasciste, quello più a destra dell’intera storia repubblicana – afferma la
coordinatrice Daniela Tomasino – non possiamo negare che la situazione dei diritti umani,
civili e sociali sia peggiorata, soprattutto per le minoranze e per le donne: dal diritto
all’aborto fino alla libertà di stampa, l’Italia sta subendo un duro attacco nei suoi principi ed
è per questo che scendiamo in piazza”.
Ma non solo: il Palermo Pride ha aderito alla piattaforma No Pride in Genocide perché le
forme di oppressione vanno combattute tutte, anche quelle colonialiste.
Ma il tema trainante del Pride 2024 è la violenza maschilista e patriarcale. La decisione è il
frutto di un percorso collettivo che ha visto la rete di associazioni e di movimenti interna al
coordinamento Palermo Pride dialogare attivamente con l’associazione Non una di meno
che oggi commenta “la violenza sistemica che ci marginalizza, opprime, reprime, sfrutta,
affama e uccide: siamo orgogliose di co-organizzare il Pride di quest’anno”.
L’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, esprime il suo caloroso augurio a tutt* i partecipanti del Palermo Pride 2024. “Il Pride non ha colore politico”, ha dichiarato Tamajo.
“È un momento fondamentale per rivendicare i diritti di tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o da qualsiasi altra caratteristica personale”. L’assessore Tamajo sottolinea l’importanza di questo evento come occasione di inclusione, rispetto e riconoscimento dei diritti civili.
“Il Pride è una celebrazione a favore di una comunità più equa e un richiamo all’uguaglianza e alla giustizia sociale”, ha aggiunto. “È un’opportunità per ribadire che ogni persona deve essere libera di vivere la propria vita senza discriminazioni e con pari opportunità”. Tamajo ha voluto ringraziare coloro che rendono possibile il Pride a Palermo, dagli organizzatori ai volontari, e ha esteso un saluto particolare alla comunità LGBTQ+.
“Un saluto a tutt gli organizzatori del Pride e a tutta la comunità LGBTQIA+ della città che sperano e lottano in una città meno violenta e più moderna”. L’assessore conclude augurando un sereno e gioioso Pride, invitando i cittadini a partecipare con spirito di solidarietà e condivisione. “Insieme possiamo costruire una società più equa e inclusiva. Buon Pride a tutt* i palermitani!”
“Il Pride è ormai una manifestazione ideologica della sinistra” . Lo scrive Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia, sulla propria pagina Facebook. “Agli esponenti della coalizione di centrodestra e agli organizzatori che parteciperanno – aggiunge – garantisco che nessuna delle rivendicazioni del Pride diventerà mai legge, così come abbiamo promesso ai nostri elettori quando ci siamo presentati alle elezioni”. “Anzi, stiamo lavorando – conclude Varchi – a provvedimenti che vanno in direzione contraria all’ideologia Lgbt, come l’istituzione del reato universale di maternità surrogata”.
“Il Pride è una manifestazione politica della sinistra che strumentalizza il tema dei diritti per fare propaganda. Intenti che, come Fratelli d’Italia, non possiamo condividere e prendiamo atto, con sorpresa, dell’invito di altre forze politiche di centrodestra a prendervi parte. Specie se, come a Palermo, si usano i diritti per calpestare quelli della città”.
“Se un commerciante avesse deturpato le strisce pedonali, come accaduto oggi davanti al monumento del Teatro Massimo, sarebbero scattate immediate le multe. Evidentemente qualcuno pensa di poter essere al di sopra della legge, parlando di diritti. Anche per questa ragione, non siamo d’accordo alla concessione del patrocinio del Comune di Palermo ad una manifestazione politicamente orientata e ideologicamente divisiva.” Questo quando dichiarano in una nota congiunta il segretario cittadino e provinciale, consigliere Antonio Rini e senatore Raoul Russo.
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22 Giugno 2024, 10:36