Cronaca

Palermo, reddito di cittadinanza: arresti alla “centrale dei falsi”

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25 Ottobre 2023, 09:02

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PALERMO – L’addetta allo sportello dell’anagrafe comunale ha respinto la richiesta giunta alla sua e mail. “Cento vanno bene?”, c’era scritto. La donna non solo ha resistito, ma ha pure denunciato. A lei si è aggiunta una collaboratrice amministrativa che ha notato una serie di anomalie nelle pratiche per il reddito di cittadinanza che arrivavano da un unico Caf.

I nomi e le accuse

Stamani il blitz: agli arresti domiciliari finisce Francesco Tuttoilmondo, 47 anni, indagato per istigazione alla corruzione, falso in atti pubblici e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Sotto sequestro il Caf “Centro Raccolta Arenella” di via Cardinale San Felice e 620 mila euro considerati il profitto dei reati ipotizzati. Il Caf faceva parte del circuito Acli, ma due anni fa i vertici dell’associazione hanno deciso di cessare ogni rapporto di collaborazione con lo stesso, invitandolo a rimuovere anche l’insegna Acli. “Francesco Tuttolimondo non si è mai visto e conosciuto prima, né è mai stato un gestore del Caf Acli. Peraltro, si rileva che due anni fa circa i vertici dell’associazione provinciale di Palermo hanno deciso di cessare ogni rapporto di collaborazione con il centro raccolta Arenella, invitandolo a rimuovere anche l’insegna Acli”, dicono in una nota il presidente dell’Acli palermitane Antonino Tranchina e il vicepresidente Francesco Todaro.

Le indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo (Gruppo Tutela Spesa Pubblica), guidato dal colonnello Gianluca Angelini e coordinate dalla Procura della Repubblica, avrebbero smascherato la centrale per la “falsificazione” delle pratiche per il reddito di cittadinanza. Dichiarazioni di residenza, iscrizione anagrafica ai fini Tari, contratti di locazione: la documentazione veniva costruita su misura e inviata telematicamente alle postazioni territoriali dell’anagrafe per il cambio di domicilio. L’obiettivo sarebbe stato nascondere il reale reddito del nucleo familiare di appartenenza e la presenza di condannati per reati gravi. Altrimenti le domande sarebbero state cassate.

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Una maxi inchiesta

Tuttoilmondo, impiegato della società partecipata regionale Sas (Servizi ausiliari Sicilia), attraverso lo schermo giuridico del Caf, avrebbe predisposto la documentazione falsa a beneficio di un’ampia platea di “clienti”. In cambio avrebbe ricevuto per ogni pratica un compenso economico. Ne è venuta fuori una maxi inchiesta. Gli indagati sono 93, di cui 53 indebitamente beneficiari del reddito di cittadinanza. I sostegni economici incassati e non dovuti ammonterebbero a 620 mila euro. Il lavoro del procuratore Maurizio de Lucia e dell’aggiunto Paolo Guido va avanti. Bisogna passare al setaccio una montagna di pratiche.

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25 Ottobre 2023, 09:02

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