Politica

Palermo, Salvini lancia la sfida per Palazzo d’Orleans?

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16 Dicembre 2021, 14:04

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PALERMO – La rivoluzione non è un pranzo di gala. Figuriamoci una cena. Cresce l’attesa per l’arrivo di Matteo Salvini a Palermo. Oggi pomeriggio il leader della Lega è atteso nel capoluogo siciliano per un’iniziativa sul made in Italy organizzata dall’Eurodeputata Annalisa Tardino. 

Gli appuntamenti

Domani il “capitano” sarà invece sul banco degli imputati del processo Open Arms. Ma secondo i bene informati il vero appuntamento da tenere d’occhio è quello di questa sera: una cena di autofinanziamento con un centinaio di imprenditori. Un modo per discutere di progetti in grado di fare da volano per l’economia siciliana: prove tecniche dell’inizio della campagna elettorale. Prove tecniche in grande stile come chi spera di ottenere il candidato alla Presidenza. E qui si apre il vaso di Pandora. La “pazza idea” della candidatura di Nino Minardo (o comunque un leghista) non sarebbe insomma mai tramontata.

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Maggioranza a pezzi in aula

E alla luce del voto in aula di ieri pomeriggio sulle lezioni nelle ex province, con i leghisti che mandano sotto il governo, l’ipotesi non sarebbe poi così peregrina. Ma tra il dire e il fare, certo, ci sono non pochi scogli da superare. In primo luogo la lotta carsica intestina al partito siciliano tra leghisti di vecchio e nuovo “conio”. Con i Minardo’s boy tentati dall’ipotesi di stringere un patto con i meloniani su Palermo (Varchi candidata sindaco e un leghista alla presidenza della Regione) e le truppe di Sammartino orientate a un dialogo con i moderati (candidato sindaco centrista nel capoluogo, Sudano in corsa per la poltrona di primo cittadino a Catania e un veto a Musumeci rispetto al paventato bis). 

E Musumeci?

Salvini in primis sarebbe intenzionato a ricucire con Meloni in vista degli appuntamenti elettorali del prossimo anno. Fantapolitica a parte, molto dipenderà dal quadro che sarà riconsegnato dall’elezione romana del Quirinale e dal futuro dell’attuale sindaco di Catania, Salvo Pogliese non soltanto per gli esiti della vicenda giudiziaria ma soprattutto perché se dovesse decidere di non correre per un secondo mandato ma di tentare il salto nazionale si dovrebbe dimettere entro l’estate (elezioni anticipate permettendo). Insomma, nel centrodestra regna il caos e dopo il voto di ieri a Sala d’Ercole con Forza Italia e Lega che si sfilano dalla maggioranza le cose non sembrano promettere bene.  In attesa di capire quale sponda nazionale troverà Nello Musumeci, oste senza il quale qualcuno sembra stia facendo i conti. 

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16 Dicembre 2021, 14:04

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