21 Febbraio 2023, 06:00
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PALERMO – Piacevole sorpresa per il club e la piazza del capoluogo siciliano in occasione della sfida contro il Frosinone. Per sopperire all’assenza dello squalificato Ales Mateju, infatti, il tecnico dei rosanero Eugenio Corini ha schierato dal primo minuto di gioco il difensore danese Simon Graves Jensen. Il classe 1999, arrivato ufficialmente in rosa il 30 gennaio, aveva già assaporato il pienone dello stadio “Renzo Barbera” dal minuto 84 dell’incontro Palermo-Reggina. Corini aveva deciso di schierarlo al posto di Valente, dandogli fiducia dopo pochissimi allenamenti. E sono bastate solo due settimane per confermare quanto già aveva intravisto l’allenatore di Bagnolo Mella, così per la sfida contro la capolista del campionato cadetto Graves ha dimostrato di poter dire la sua nelle rotazioni della squadra di viale del Fante.
Duttilità al servizio dei compagni e dell’allenatore insieme a qualità e intelligenza hanno permesso al calciatore ex Randers di essere “promosso a pieni voti” nella complicata partita contro il Frosinone. Schierato come centro-destra nella linea difensiva a tre dei rosanero, Graves ha dimostrato di avere grande controllo in entrambe le fasi di gioco. In fase di ripiegamento, il danese ha risposto positivamente alle azioni offensive di uno scomodo cliente come Caso. Lucidità, precisione e visione di gioco, invece, hanno caratterizzato la fase di impostazione della compagine siciliana nella sua zona di campo. Contro i ciociari, Graves ha realizzato il maggior numero di passaggi riusciti (72), a conferma di quanto detto. Inoltre, la sua duttilità ha permesso a Corini di risolvere senza troppi intoppi l’uscita forzata di Nedelcearu al minuto 62. Dopo la sostituzione del rumeno per un problema fisico, Corini ha spostato Graves più centralmente, inserendo Buttaro alla sua destra.
Nonostante il cambio di posizione a partita in corso, Graves ha confermato di poter essere una utile risorsa con tanti margini di crescita per l’allenatore del Palermo. E lo stesso mister Corini lo ha notato e commentato proprio al termine della gara contro il Frosinone: “Per Graves Jensen faccio i complimenti agli scout e al direttore Leandro Rinaudo, ci sono attitudini che ci piacciono. Dopo quattro allenamenti è entrato in campo contro la Reggina. Oggi era uno stress massimo contro Caso, ha gestito anche un affaticamento muscolare quindi per me è pienamente promosso”.
Parole al miele per il danese che proverà adesso a giocarsi tutte le carte a sua disposizione per tentare di emulare lo sviluppo calcistico di un connazionale che Palermo conosce bene, ovvero Simon Kjaer. Stesso nome dell’ex difensore dei siciliani, ma con una particolarità per l’attuale calciatore rosanero: il cognome del classe 1999 è Jensen, mentre Graves è come un secondo nome. Nonostante questo, il numero 2 del Palermo preferisce essere chiamato Graves, per questo motivo sulla maglia non appare il cognome Jensen.
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21 Febbraio 2023, 06:00