17 Novembre 2023, 18:00
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PALERMO – Il sentore era nell’aria e sono bastati pochi minuti per trasformare i timori di una possibile rottura in uno scontro reale e plateale. La maggioranza di centrodestra al comune di Palermo si spacca sul regolamento movida: un provvedimento di cui i consiglieri, nelle commissioni e in un gruppo di lavoro ad hoc, discutono da mesi ma che pare ormai finito in un vicolo cieco. Il presidente Giulio Tantillo ha rinviato la pratica a lunedì prossimo ma intanto, nel vertice di maggioranza tenutosi a seduta chiusa, sarebbero volate parole grosse.
Ad accendere gli animi è stata la presa di posizione della nuova Democrazia cristiana, partito che esprime l’assessore al ramo Giuliano Forzinetti: “Ho l’impressione che qualcuno voglia abusare della pazienza degli uffici e dell’assessore – ha detto il capogruppo dei cuffariani Domenico Bonanno commentando la proposta della presidenza di aggiornare la seduta -. Se così è, chiederò di ritirare la delibera e chi è causa dello stallo se ne prenderà la responsabilità. E’ necessaria una riunione di maggioranza”.
E dire che la discussione generale è stata addirittura chiusa e si è già nella fase degli emendamenti: una ventina quelli presentati, di cui più della metà proprio dalla maggioranza. “Fratelli d’Italia è uno dei principali fautori di questa crisi”, ha attaccato Carmelo Miceli del gruppo Misto che, insieme ad altri colleghi di opposizione, ha collegato lo stallo sulla delibera alle divisioni sul rimpasto di giunta.
Il cambio tra Andrea Mineo e Pietro Alongi, il primo ex forzista oggi meloniano e il secondo fedelissimo di Renato Schifani, dovrebbe concretizzarsi all’inizio della prossima settimana, forse insieme a un cambio in casa Lega. Una vicenda che si trascina da mesi e che ancora non si è conclusa, provocando più di un mal di pancia nella coalizione che sostiene il sindaco Roberto Lagalla. “Forza Italia ha votato la delibera di un assessore che non è più del nostro partito”, ha ribattuto l’azzurro Ottavio Zacco, aggiungendo una postilla tra la polemica e l’ironia: “Sono sicuro che il cambio di giunta si farà entro i cinque anni”.
L’incendio però ormai era divampato. “Questo regolamento non è di un partito ma di tutti perché nell’interesse della città – ha detto Dario Chinnici, capogruppo della lista del sindaco, provando a gettare acqua sul fuoco -. Se serve altro tempo per esitare un buon regolamento, ce lo prenderemo”. “Vanno rispettate le sensibilità di tutti – ha detto il capogruppo dei meloniani Giuseppe Milazzo -. Troppi regolamenti in passato sono stati fatti in fretta e poi si sono rivelati sbagliati, noi siamo disposti a ritirare i nostri emendamenti se tutti faranno altrettanto”. Alla fine Tantillo ha chiuso la seduta e riconvocato il gruppo di lavoro per lunedì prossimo.
“Il consiglio decida cosa vuol fare, poi ci determineremo”, ha detto Forzinetti prima dell’incontro di maggioranza in cui la spaccatura di maggioranza sarebbe emersa in modo evidente. Il rischio, adesso, è che il regolamento finisca nel limbo. “Il sindaco Lagalla prenda atto che non ha più una coalizione che lo sostiene ma una maggioranza frantumata e rissosa che paralizza l’attività amministrativa – attaccano Partito Democratico, Progetto Palermo, Movimento 5 Stelle, Oso e Misto -. I conflitti interni al centro destra affondano perfino il regolamento movida, stravolto in aula da decine di emendamenti dei consiglieri della stessa maggioranza che non tengono conto delle emergenze della città. Riteniamo urgente che i palermitani e le palermitane possano avere un regolamento che migliori la qualità della vita dei residenti e sostenga le attività produttive del settore, oltre a un consiglio comunale che produca e non sia solo teatrino di prove di forza che strumentalizzano e danneggiano gli interesse della città. Mentre la maggioranza continua a litigare per il rimpasto, noi continueremo ad ascoltare la città e siamo pronti a lavorare in Aula, formalizzando le istanze emerse dal confronto”.
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17 Novembre 2023, 18:00