Miccoli all’ultimo sospiro

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28 Luglio 2011, 20:41

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 Maluccio la prima. Sconfitta morale e pareggio materiale in casa contro i mediocri svizzerotti del Thun. E l’Europa League è già problematica. Il Palermo, come suole dirsi in questi casi, è un cantiere aperto. Stefano Pioli ha ancora il copricapo da capomastro. Due manovali di fiducia, Migliaccio e Nocerino, a centrocampo. Balzaretti e Cassani a cazzuolare sulle fasce. L’incerto muro del trio Munoz-Bovo-Mantovani. Gli architetti in avanti, tanta curiosità per il gioiellino Zahavi. Inizio con lo choc. Gli svizzeri masticano un’azioncella da manuale sulla fascia destra. Cross al centro, tocchetto di tale Luethi e gol. Il Palermo cerca le sue geometrie con affanno. E’ più accorto e meno frizzante del colore rosanero di Delio Rossi. Zahavi ha piedi dolci e testa fina. In qualche caso incanta la platea con giochizie raffinate e funzionali. Al tredicesimo Ilicic galoppa e saetta. Il portiere Da Costa ronfa che è un piacere. Uno a uno. Nel resto del minutaggio da osservare altre due occasionissime di Ilicic. Entra Miccoli, perché Pinilla si fa la bua.

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Secondo tempo. Pronti e via. Diagonale di Schneider e Benussi si allunga invano. I thunini passano in vantaggio. Una manciata di minuti dopo, Ilicic sbaglia il terzo gol a due passi da Da Costa. Si ruminano trame che risultano inefficaci. I rosa perdono lucidità. Non riescono a ferire i difensori avversari. Zahavi a tu per tu col portiere su assist al bacio di Miccoli. Si impappina sul più bello. Non c’è pressing. Non c’è mai stato, in verità. Ilicic si divora il terzo gol a cinque minuti dalla fine. E’ l’ultimo sospiro? No, gran gol di Miccoli su punizione. Sipario rosanero. E tanti dubbi.

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28 Luglio 2011, 20:41

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