Cronaca

Palermo, droga: “tradita” dal fidanzato ma non può essere giudicata in Italia

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26 Aprile 2022, 18:11

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PALERMO – ll palermitano facevano la spola tra la Sicilia e Barcellona. Andava in Spagna, comprava la droga e se la faceva spedire con un corriere espresso presso indirizzi di comodo. Nel luglio 2021 il blitz dei carabinieri della Stazione San Filippo Neri ,oggi la sentenza.

Il personaggio chiave, secondo l’accusa, sarebbe stato Filippo Miranda che viene giudicato con il rito ordinario. Il giudice per l’udienza preliminare Walter Turturici ha condannato tre imputati: Gioele Marino 2 anni e 10 mesi, Domenico Bagnasco 1 anno e 4 mesi, Alessio Pagano 6 mesi.

Sentenza di non luogo a procedere per Teresa Greco: nel suo caso si tratterebbe di un reato contestato a una cittadina italiana ma commesso all’estero. Doveva occuparsene un Tribunale spagnolo.

L’indagine riguardava il periodo gennaio-aprile del 2020: un volume di affari da 650 mila euro. Hashish e marijuana hanno riempito le piazze palermitane.

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I pacchi, indirizzati sempre a destinatari fittizi, una volta spediti, venivano recuperati dagli indagati al rientro a Palermo.

L’avvocato Manfredi Novara

L’ipotesi contestata a Greco, difesa dall’avvocato Manfredi Novara, era emersa da un’intercettazione. Il suo fidanzato, Miranda, sosteneva che la ragazza nel 2014, quando lui era stato arrestato in Spagna, fosse rimasta con “dieci chili di erba e 10 mila euro, chiusa a casa e non ha fiatato… sangue mio mi dispiace… si è chiusa dentro e ha aspettato che uscivo io “. Da qui l’incriminazione a sei anni di distanza.

L’avvocato Novara riteneva che la donna dovesse essere assolta nel merito perché non era cosciente di ciò che stava accadendo (traffici di droga a sua insaputa) e in ogni caso non era in Italia che andava processata. Il giudice gli ha dato ragione sul secondo punto.

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26 Aprile 2022, 18:11

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