PALERMO – A ventisei anni ha scoperto di essere gravemente malato. Ha lasciato la Tunisia perché non poteva sostenere i costi delle cure e dopo un lungo ed estenuante viaggio della speranza, è arrivato in Sicilia. Il giovane Ahmed è stato ricoverato al Civico, ma per lui non ci sono più cure possibili: è in fase terminale.
La gara di solidarietà
Ha così espresso il desiderio di tornare a Tunisi, dai suoi genitori e dai suoi fratelli, per ricevere le cure palliative circondato dagli affetti più cari. Per il 26enne si è messa subito in moto una vera e propria gara di solidarietà che gli ha permesso di riabbracciare la famiglia, ma servono adesso i soldi per le terapie.
L’arrivo in Sicilia nove mesi fa
A raccontare la sua storia è la mediatrice culturale Nadia Abbes. “Ahmed ha un tumore all’intestino, è arrivato in Sicilia nove mesi fa, dopo avere affrontato la traversata con un barcone. Trasferito in un centro di prima accoglienza, ha più volte tentato di spiegare che aveva bisogno di cure perché malato.
“Le sue condizioni di salute erano già molto gravi – prosegue – ha riferito di non avere ricevuto assistenza e di essersi recato da solo, prendendo un pullman, al Civico di Palermo. Qui è stato quindi ricoverato. Io e i miei colleghi l’abbiamo seguito costantemente per aiutarlo nella comunicazione. E’ stato sottoposto ad esami, accertamenti e cure, ma qualche giorno fa le sue condizioni si sono fatte più critiche. La malattia è in stato avanzato e lui non è più operabile”.
Il suo ultimo desiderio
Una situazione drammatica di fronte alla quale però, Ahmed e tutti coloro che gli sono stati vicino in questi mesi a Palermo, non vogliono perdere le speranze. “Il suo ultimo desiderio – continua Nadia – è stato quello di tornare a casa per ricevere cure palliative e affrontare questo momento con dignità e amore”
“Con l’aiuto dell’unità operativa di Patologie infettive per le popolazioni vulnerabili del Civico e grazie anche al consolato – aggiunge – siamo riusciti in poche ore a raccogliere una somma che gli ha permesso di tornare in Tunisia, dove è stato già ricoverato. Ma oltre al viaggio, sono necessari i soldi per l’assistenza in ospedale e le terapie, che in Tunisia sono tutte a pagamento”.
Come contribuire
“Puntiamo a raccogliere almeno quattromila euro, per donargli una speranza”. Anlaids Sicilia ha quindi creato una raccolta fondi online a cui tutti possono dare il proprio contributo. “Anche una piccola donazione può fare la differenza”, si legge.