Parcheggiatori, sporcizia e barboni in corsia | Degrado al Cervello, Sampieri: "Avvierò un'indagine" - Live Sicilia

Parcheggiatori, sporcizia e barboni in corsia | Degrado al Cervello, Sampieri: “Avvierò un’indagine”

Un lettore ha inviato diverse foto alla redazione di Livesicilia per documentare il degrado al'interno e all'esterno dell'ospedale. Le abbiamo commentate, una per una, con il commissario straordinario dell'azienda Villa Sofia-Cervello Giacomo Sampieri.

Palermo, il reportage
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PALERMO – Dalle indicazioni segnate con un pennarello sulla cartellonistica ai muri dei reparti scrostati e invasi da scritte; dai corridoi utilizzati come depositi temporanei con le barelle parcheggiate davanti porte e ascensori ostruendo le uscite di emergenza ai rifiuti accatastati a pochi metri dall’ingresso della sala operatoria. E ancora, dai reparti appena ristrutturati e chiusi a materiale nuovo ammucchiato e ‘abbandonato’ all’interno del blocco operatorio. E all’esterno, dai venditori di generi alimentari in prossimità dell’ufficio ticket ai posteggiatori abusivi che ogni giorno affollano il parcheggio dell’ospedale chiedendo il cosiddetto ‘euro per il caffè’. E per finire, i barboni che occupano ‘indisturbati’ le sedie della sala d’attesa.

L’ospedale Cervello, a giudicare dal materiale fotografico fornito alla redazione di Livesicilia da un lettore, appare come un nosocomio in cui il degrado la fa da padrone. Il lettore ha scattato una quarantina di foto per richiedere maggiore rigore nel rispetto delle norme di decoro e civiltà all’interno e all’esterno dei padiglioni ospedalieri.

Giacomo Sampieri, commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, però, non ci sta e commenta, una dopo l’altra, le immagini scattate. “Queste foto – dice Sampieri – sembrano collocarsi nel filone dei tanti sabotaggi interni avvenuti nella nostra azienda e già denunciati”. Il commissario spiega che da una parte alcune immagini riproducono fedelmente la realtà dei fatti. Partiamo da questi problemi: per quanto riguarda la toponomastica incompleta all’interno dei reparti “è già partita una gara per risistemarla, togliere le indicazioni attualmente scritte con un pennarello e dotare i reparti di nuova cartellonistica”. Sulle scritte sui muri, presenti principalmente all’interno del reparto di ostetricia e ginecologia, “è un fatto che attiene alla sensibilità dell’utenza. Abbiamo avviato una serie di campagne di sensibilizzazione, pulizia e tinteggiatura per donare maggiore decoro all’ospedale. Ma dopo la pulizia dei muri qualcuno torna a sporcarli. Noi non ci arrendiamo e continueremo a pulirli periodicamente ma senza l’aiuto dell’utenza sarà una lotta senza fine”. Per quanto attiene, invece, ad alcuni disagi quali porte scorrevoli con il lettore ottico inceppato, pulsantiere rotte, ascensori fuori uso “sono disguidi che si verificano spesso ma vengono sistemati in breve tempo grazie alla manutenzione costante”. Sin qui le criticità all’ospedale cervello che il commissario Sampieri giudica veritiere. Ma ci sono segnalazioni fotografiche segnalate dal lettore di Livesicilia che secondo il manager dell’azienda Villa Sofia-Cervello “sono situazioni create ad arte”.

Dopo un’attenta analisi secondo il commissario alcune foto “si tradiscono da sole – dice ancora – in quanto è presente e visibile un netto contrasto tra la pulizia del pavimento e dei muri e i cartoni buttati lì come se qualcuno li avesse messi pochi istanti prima dello scatto della foto (vedi foto 4, 34, 36), lo stesso si può dire del cestino riverso su un pavimento lindo e in ordine (vedi foto 5) dello zoccoletto tirato giù che sembra quasi stato disposto in ordine (vedi foto 9) o dei lettini con le rotelle (vedi foto 13). Anche in questo caso abbiamo motivo di credere che sia stato lo stesso soggetto a spostarli lì”. L’attenzione si sposta poi sulla sala operatoria “costata milioni e inutilizzata”: “Le sale operatorie nel complesso sono tre – chiarisce Sampieri- di cui due perfettamente in funzione. Questa immortalata è l’unica provvisoriamente chiusa ma anche questa presto sarà utilizzata”.

Passando all’esterno, ed entrando nel merito dei posteggiatori abusivi che giornalmente affollano il parcheggio dell’ospedale “si interviene come si può – spiega -. Il fenomeno dei parcheggiatori è una piaga che riguarda l’intera città, un male che non può essere debellato in pochi giorni”. Per quanto riguarda invece i barboni che dormono all’interno dell’ospedale e i venditori di generi alimentari che dispongono la merce sul muretto a pochi passi dall’ufficio ticket “abbiamo chiamato più volte i vigili urbani – puntualizza Sampieri –. All’arrivo dei caschi bianchi posteggiatori e venditori ambulanti si dileguano, ma tornano pochi istanti dopo che la municipale va via e la situazione si ripresenta identica. Che possiamo fare di più?”.

Il commissario del Cervello annuncia l’avvio di un’indagine interna “per verificare l’attendibilità delle foto – assicura Sampieri -. Chiederemo inoltre di verificare se ci sono i presupposti per eventuali rilievi dell’autorità giudiziaria in relazione alla composizione di alcune foto e alle finalità della stessa. Chi ha fatto foto in locali inaccessibili all’utenza – conclude – come nel caso della sala operatoria ancora chiusa ha violato una regola. Interverremo di conseguenza”.


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