27 Gennaio 2019, 10:13
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SIRACUSA – Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, e i parlamentari Stefania Prestigiacomo (Fi) e Riccardo Magi (+Europa) e il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sono a bordo della Sea Watch. “Abbiamo fatto un blitz – annuncia Fratoianni telefonicamente – utilizzando un gommone. Con noi ci sono anche un avvocato e uno psicologo. Ci sentiamo dopo…”.
Il ‘blitz’ è confermato anche da Stefania Prestigiacomo che ha spiegato: “Siamo salpati questa mattina noleggiando un gommone da privati, dopo che per due giorni ci era stato negato di salire a bordo”. Con loro, rivela la parlamentare, ci sono anche la mediatrice culturale Alessandra Sciurba, l’avvocato Nicoletta Piazzese e lo psichiatra Gaetano Sgarlata.
LE PRIME IMMAGINI DEI MIGRANTI SULLA SEA WATCH – FOTO
“Insieme ai colleghi Prestigiacomo e Magi, al sindaco di Siracusa, ad attivisti di associazioni di volontariato e ad alcuni legali, siamo a bordo della Sea Watch, nonostante il divieto delle autorità che ieri ha impedito che potessimo esercitare le nostre prerogative costituzionali”. Lo annuncia Nicola Fratoianni di LeU. “Verificheremo la situazione a bordo, e continuiamo a chiedere che i naufraghi e l’equipaggio siano fatti sbarcare in rispetto delle norme internazionali”, aggiunge.
“Stamattina alle 9.25, a bordo di un gommone, una delegazione composta da 3 parlamentari Nicola Fratoianni, Riccardo Magi e Stefania Prestigiacomo, dal sindaco di Siracusa Francesco Italia, medici e avvocati, la portavoce di Sea Watch Italia Giorgia Linardi e Alessandra Sciurba di Mediterranea Saving Humans, è salita a bordo della Sea-Watch-3, che si trova all’ancora nel porto di Siracusa. L’operazione si è realizzata nonostante l’illegale divieto comunicato ieri pomeriggio dalle autorità, che avrebbe impedito ai parlamentari di svolgere quell’attività ispettiva che è loro prerogativa costituzionale. Le motovedette che presidiano la nave Sea Watch 3 sono intervenute per bloccare il gommone ma sono arrivate troppo tardi”. È quanto si legge in una nota di Mediterranea Saving Humans, la piattaforma delle associazioni italiane che con Nave Mare Jonio si alterna con Open Arms e Sea Watch nel Mediterraneo. “La delegazione – aggiunge – sta ora incontrando i 47 naufraghi salvati a bordo della nave e verificherà le loro condizioni fisiche e psicologiche. Raccoglierà le loro testimonianze sugli abusi e le torture subite nei campi di detenzione in Libia. E documenterà infine tutte le legittime motivazioni a sostegno della richiesta di sbarco immediato per tutte le persone a bordo”. “Mediterranea Saving Humans continuerà a garantire – conclude la nota – in mare e a terra tutto il suo supporto alla delegazione con l’obiettivo di ripristinare quanto prima il rigoroso rispetto del diritto marittimo, internazionale e italiano, verso una positiva conclusione del caso”.
“Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini non può, ogni volta, usare vite umane per fare propaganda. I diritti umani vengono prima di ogni esigenza”. Lo afferma il deputato Francesco Scoma, membro dell’Ufficio di presidenza della Camera e vice coordinatore di Forza Italia in Sicilia. “Questo atteggiamento è oramai intollerabile, permetta al più presto di far sbarcare minori a bordo della Sea Watch3. Forza Italia – conclude – non rimarrà a guardare di fronte a questo atteggiamento vergognoso”.
“Sono venuto ad accertarmi personalmente delle condizioni di salute dei 47 migranti che sono sulla Sea Watch”. Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, a bordo della Sea Watch 3, ancorata a un miglio dalle coste della città aretusea. “Non abbiamo forzato alcun blocco – ha spiegato – e nessuna motovedetta ci ha impedito di salire ma era mia intenzione portare il sostegno della comunità siracusana che rappresento a queste persone che vivono una condizione di estremo disagio emotivo e fisico. Ho spiegato loro che nessuna pensa loro siano pericolosi ma esseri umani”.
*Aggiornamento
“Parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio!”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, a proposito dei politici che questa mattina sono saliti a bordo della Sea Watch “nonostante i divieti”.
“Abbiamo elementi concreti per affermare che, mettendo a rischio la vita delle persone a bordo, il comandante e l’equipaggio della ong Sea Watch 3 abbiano disubbidito a precise indicazioni che giorni fa li invitavano a sbarcare nel porto più vicino (non in Italia!), prove che verranno messe a disposizione dell’autorità giudiziaria. Se così fosse, saremmo di fronte ad un crimine e ad una precisa volontà di usare questi immigrati per una battaglia politica, un fatto gravissimo”, ancora Salvini. “Ribadisco – ha aggiunto il ministro – il mio impegno a difendere i confini, la salute e la sicurezza del popolo italiano: non sarò mai complice degli scafisti e di chi li aiuta”.
A Salvini risponde Magi: “Spiace che ci sia un ministro dell’ Interno che a giorni alterni faccia il membro dell’Esecutivo, il giudice e il poliziotto – dice all’Ansa -. E’ il degrado delle istituzioni. Noi abbiamo esercitato le prerogative parlamentari costituzionalmente protette volendo svolgere ispezioni in un luogo da giorni nel limbo del diritto e dell’umanità. Sarebbe stato illegale impedirci l’ispezione e le motovedette se avessero voluto lo avrebbero potuto fare. E questa è già una risposta”.
Ancora il deputato di +Europa: “Qui a bordo ci sono 50 persone salvate da un naufragio, che sono da 9 giorni in mare, con alcune di loro che non avevano mai messo piede su una nave, e molti di loro stanno male. Per dormire, stanno tutti quanti nell’unico ambiente coperto, di 25 metri quadrati con un solo bagno chimico. Sono tutti molto provati – prosegue Maggi – ma certamente stanno meglio di un mese fa, quando erano in un lager libico. Alcuni hanno trascorso lì 2 anni per guadagnare mille euro che gli sono stati tolti per attraversare il Mediterraneo. Si appellano all’umanità e non capiscono nemmeno cosa stia accadendo. Tutto ciò che si deve decidere e verificare – conclude Magi – può essere fatto dopo lo sbarco, non si capisce perché debbano essere tenuti ostaggi in territorio italiano”. “Il ministro Salvini ci ha accusato di non rispettare le leggi – ha poi aggiunto in una nota Magi – se crede davvero in quello che dice presenti una denuncia nei nostri confronti. Questo governo pensa di essere sopra la legge ed è inaccettabile, dovrebbero capirlo tutti i cittadini”.
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27 Gennaio 2019, 10:13