Parma, storia ai titoli di coda | Il fallimento è una certezza

di

22 Giugno 2015, 14:32

2 min di lettura

PALERMO – Una storia pluricentenaria si è appena conclusa. Il Parma Football Club, di fatto, non esiste più. Una delle poche piazze ‘di provincia’ capaci di dare lustro e trofei al calcio italiano, dovrà ripartire dai Dilettanti per provare a ricostruire una storia, appallottolata e gettata nel cestino in una manciata di stagioni. Dal crack della Parmalat causato dalla gestione scellerata della famiglia Tanzi, che ha portato al fallimento del club all’inizio degli Anni Duemila, all’incapacità del binomio Ghirardi-Leonardi di mantenere la rotta avviata fin dall’inizio dell loro lavoro in coppia, con la squadra scesa fino in serie B nel 2008, risalita con sacrifici e giunta fino al piazzamento in Europa League dodici mesi fa. Una storia di stipendi mai pagati negli ultimi mesi, di giocatori e di un grande allenatore come Roberto Donadoni che hanno onorato la maglia e la causa parmense con dignità, umiltà e propensione al sacrificio. Una storia fatta persino di addetti al campo e magazzinieri non pagati per i servizi svolti, e di panchine e scrivanie messe all’asta per racimolare qualche euro in più.

Il Parma ha perso le ultime speranze di ripartire dalla serie B, categoria alla quale potrebbe ancora partecipare dopo la retrocessione in A della stagione appena conclusa, non appena è giunta la notizie del ritiro dalle trattative degli unici due potenziali e credibili acquirenti. Giuseppe Corrado, leader di una delle due cordate, si è ritirato nella notte tra domenica e lunedì, ma il ‘forfait’ più doloroso è forse quello della cordata guidata da Mike Piazza, il noto giocatore di baseball di chiare origini italiane che sembrava interessato a fare un’offerta per salvare l’FC Parma. Con un breve comunicato, il giocatore militante nella Major League of Baseball ha espresso grande dispiacere e amarezza per il suo ritiro dalle trattative, che di fatto toglie ogni speranza di ripartenza dalla cadetteria per il Parma.

Articoli Correlati

La serie D sembra essere l’unica via per veder ripartire il calcio a Parma. Con buona pace dei tifosi della società gialloblù, che ha visto giocare con questa maglia gente come Taffarel, Melli, Dino Baggio, Stoichkov, Zola, Crespo, Veron, Buffon, Cannavaro, Thuram, Adriano, Gilardino e tanti tanti altri, vedendo alzare tante coppe negli Anni Novanta. Ma anche per buona pace di tutti quegli italiani appassionati del bel calcio, quello genuino e sano, che si sono innamorati di una favola di provincia, divenuta all’improvviso un incubo all’italiana.

Pubblicato il

22 Giugno 2015, 14:32

Condividi sui social