22 Ottobre 2012, 11:26
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CATANIA- “Una città in cui la verità fa fatica a emergere”, con queste parole il consigliere comunale Francesco Navarria ha definito Catania, parlando di aziende partecipate e, in particolare, della delibera di cessione di alcune quote di queste società, secondo punto all’ordine del giorno della seduta di Consiglio comunale convocata per oggi pomeriggio.
“Si tratta di un frettoloso e inutile tentativo di rimediare ai 4 anni di mancata programmazione in tema di società partecipate”, afferma Navarria, sottolineando come il documento sia stato inviato solo in data 5 ottobre 2012, precludendo ogni possibilità di approfondimento, e come non sia stato preceduto da alcun confronto con i sindacati, preoccupati per i futuri livelli occupazionali.
L’attenzione è puntata sul rischio dissesto per le casse comunali, annunciato nella delibera del ragioniere generale Giorgio Santonocito, che Livesicilia pubblica integralmente. La stessa sulla quale Navarria si sofferma, data la consistenza dei debiti ma soprattutto dei crediti che le varie aziende partecipate vantano nei confronti del Comune.
Decine di milioni di euro che i nuovi soci potrebbero pretendere provocando il default del Comune, come dichiara lo stesso ragioniere generale Giorgio Santonocito, rispondendo alla richiesta di pagamento del presidente di Asec spa.
Tutti i debiti del Comune.
L’Amministrazione è indebitata di 25 milioni di euro con la Multiservizi, un altro milione di euro deve essere corrisposto all’Asec Trade che a sua volta deve avere 4,7 milioni di euro dalla Sidra, altra partecipata. Sostare, la società che gestisce le strisce blu, vanta un credito di 6 milioni di euro nei confronti del Comune.
“Se i soci privati decidessero di ricorrere al decreto ingiuntivo – conclude Navarria – si dichiarerebbe il default il giorno dopo”.
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22 Ottobre 2012, 11:26