Cronaca

Pasqua dei paradossi in Italia: “Multato chi si tuffa”

di

04 Aprile 2021, 05:02

2 min di lettura

CATANIA – “I miei clienti non possono fare il bagno in piscina, rischiano la multa. Di contro chi vuole può andare alle Canarie. I danni sono incalcolabili, non c’è ristoro che possa essere utile”. Ornella Laneri, l’albergatrice catanese per eccellenza, non si dà pace. Ha messo una catena all’ingresso della splendida piscina del suo albergo, che si specchia sulla baia tra Catania e Aci Castello.

Il paradosso

Non è possibile viaggiare tra le regioni italiane, ma si può andare, tranquillamente, all’estero. Per esempio alle Canarie o a Malta, come spiega a LiveSicilia Claudia Franceschino, di Clamoroso Viaggi. Nella Pasqua dei paradossi, la piscina della Laneri, come quella di tutti gli altri alberghi, sarà off-limits per i clienti che volessero tuffarsi, anche se all’aperto e con il rispetto del distanziamento.

Alberghi vuoti

“Si tratta della stessa fotografia di Capodanno – continua la Laneri – gli alberghi sono completamente vuoti. Chi aveva scommesso sulla ripresa pagherà duramente. Manca una visione progettuale, parliamo di futuro ma non c’è alcuna certezza”.

“Serve – conclude l’albergatrice – un finanziamento a lunghissima scadenza con tassi garantiti dallo Stato”.

Articoli Correlati

Partenze all’estero

All’aeroporto di Catania saranno oltre 6mila i viaggi da e per l’estero. Non pochi, se si considera che non è previsto, perché non è consentito, l’arrivo di alcun turista in Sicilia.

“Per il comparto – racconta l’Ad dell’aeroporto di Catania Nico Torrisi – è una ulteriore beffa, abbiamo la sensazione che ci sarà un danno enorme per l’Italia. Le Canarie sono invase dal turismo, sono nostri competitor ed è un problema”.

“Non sono contrario alle chiusure – precisa Torrisi, che è anche imprenditore del settore alberghiero – trovo che sia incomprensibile il fatto che si possa andare all’estero e non si possa fare vacanza in Italia. Non solo non abbiamo avuto misure adeguate per fronteggiare la crisi, ma avremo anche un danno”.

Il rischio, conclude Torrisi, “è che la destinazione Sicilia sarà soppiantata con la perdita di quote di mercato. Mi fa rabbia che di turismo si parli solo nelle campagne elettorali”.

Pubblicato il

04 Aprile 2021, 05:02

Condividi sui social