Paternò, ormai è certo: | chiude il punto nascite

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01 Aprile 2013, 22:37

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PATERNO’. E’ solo questione di mesi. Anzi, molto probabilmente, solo di settimane: dopodiché dalla carta d’identità delle nuove generazioni non comparirà più il fatidico “Nato a Paternò”. La telefonata di Crocetta a Firrarello con la quale si scioglieva la riserva a proposito del mantenimento del punto nascita del “Castiglione-Prestianni” di Bronte, ha avuto un naturale “effetto farfalla” le cui conseguenze si sono registrate a pochi chilometri di distanza. Per l’appunto, a Paternò. Salvare Bronte significa,infatti, chiudere senza appello il reparto nascite del nosocomio paternese del “Santissimo Salvatore”. La storia è tutta qua. Dalla Riforma Russo all’ottimizzazione dell’attuale giunta regionale si è, alla fine, giunti al dunque.

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Il completamento del nuovo plesso dell’ospedale di Biancavilla previsto per la fine di questo mese, sancirà la chiusura di Paternò dove le prossime mamme potranno scegliere se partorire proprio a Biancavilla o in alternativa (come luogo più vicino) al nuovo Garibaldi di Nesima, a Catania. Per il “Santissimo Salvatore” semmai è stato scongiurato il rischio di un forte ridimensionamento o, peggio, chiusura: certo, però, che sapere di riuscire a garantire ben oltre 400 parti all’anno e ciò nondimeno dover chiudere lo stesso, è una bella mazzata. Inutile farne una questione di campanile ma è impossibile che a Paternò la prendano bene. Tuttavia, il dado ormai è tratto.

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01 Aprile 2013, 22:37

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