10 Agosto 2022, 14:45
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PALERMO – Asse Lega-Forza Italia sul candidato alla presidenza. Il via libera alla corsa di Stefania Prestigiacomo (con tanto di benedizione di Matteo Salvini) rivelato da Gianfranco Miccichè a Repubblica scompagina il quadro del centrodestra isolano.
A stretto giro arrivano le dichiarazioni del coordinatore leghista Nino Minardo che annuncia di voler fare “un gesto di responsabilità” per accelerare la risoluzione del nodo della candidatura del centrodestra alla presidenza della Regione siciliana e si dice pronta a “fare sintesi con la proposta di Forza Italia sull’isola. “Con il tavolo dei giorni scorsi, in Sicilia la coalizione è finalmente tornata a parlare in maniera serena, tranquilla e responsabile”, premette, con soddisfazione, il segretario regionale leghista, Nino Minardo. “La volontà di stare insieme è emersa da quel tavolo, durante il quale sono state fatte alcune proposte di candidature da parte dei partiti. Anche per iniziativa della Lega sono caduti quei veti tra persone e cose che avevano bloccato tutto e si è ristabilito un ordine e una volontà di stare insieme”, dice il segretario del Carroccio all’Agi. “In questo contesto, la Lega ha proposto il mio nome e ne sono onorato”, aggiunge ma il sentiero che a questo punto dovrebbe imboccare lo porta a Roma e non a Palermo. “Rispetto alle 12-13 candidature sul tavolo, noi vogliamo fare un passo avanti”, annuncia Minardo. “Vogliamo che si faccia presto, e, per favorire questo percorso, facciamo un passo avanti: vogliamo favorire una sintesi tra noi e Forza Italia del presidente Silvio Berlusconi, richiamando sul territorio la sintonia consolidata a livello nazionale tra lo stesso Berlusconi e il nostro leader Matteo Salvini”. E poi rivendica il gesto. “L’auspicio – conclude il leghista – è che, dopo questo gesto di responsabilità da parte nostra, il resto della coalizione faccia lo stesso nel giro di poche ore per cominciare a parlare dei temi veri che interessano ai siciliani per il governo dei prossimi anni”.
Lo segue a ruota il deputato regionale del Carroccio, Luca Sammartino. “Al segretario della Lega in Sicilia, Nino Minardo, va il mio ringraziamento personale per il gesto di amore verso la nostra terra, per il senso di responsabilità che ha dimostrato verso l’unità della coalizione, facendo un passo avanti verso Fi. Il gesto di responsabilità di Minardo e del nostro segretario Matteo Salvini nei confronti del presidente Berlusconi rappresenta un volano per il rilancio della Regione siciliana. Adesso mettiamoci subito al lavoro sul programma, il tempo è breve. Lavoriamo insieme per cambiare il volto della Sicilia”, dice Sammartino.
Non si lascia attendere il commento del coordinatore azzurro Gianfranco Micciché. “Ringrazio Nino Minardo per la disponibilità mostrata nei confronti di un candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione siciliana, che ci consente di uscire dall’impasse”, dice Miccichè. “La Lega si è dimostrata un partito sensibile nei confronti dell’intera coalizione – aggiunge -. Un grazie a Matteo Salvini e a Silvio Berlusconi che si sono adoperati per trovare la soluzione. Speriamo che anche gli altri alleati della coalizione dimostrino lo stesso spirito di collaborazione. La nostra candidata Stefania Prestigiacomo è la persona migliore per sfidare i mille problemi atavici di questa Regione e per gestire con intelligenza ed equilibrio i rapporti con tutti i partiti dell’alleanza”, conclude Miccichè. “Qui si rischia la rottura”, commenta un autorevole esponente del centrodestra a microfoni spenti. La manovra potrebbe infatti essere interpretata come una provocazione da parte di Fratelli d’Italia. Ma il fronte non comprende soltanto azzurri e leghisti, anche il Mpa è sulla stessa lunghezza d’onda come confermano a live Sicilia i vertici regionali.
Ignazio La Russa spezza l’assordante silenzio di Fratelli d’Italia durante qualche ora. “Accordo Lega-Fi per la candidatura in Sicilia? A mezzo stampa forse, noi non abbiamo fatto alcun accordo e non facciamo intese sulla stampa. Non capiamo ancora l’ostilità nei confronti del presidente uscente Nello Musumeci ma comunque stiamo lavorando per l’unità della coalizione. Sicuramente, Giorgia Meloni non si farà imporre nomi, la scelta va condivisa. Siamo sereni e al lavoro”, assicura. Un certo nervosismo trapela a taccuini chiusi da parte del mondo della fiamma. “A noi non è stato formalizzato nessun accordo” è la risposta di più di un meloniano.
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10 Agosto 2022, 14:45