PALERMO – “I dati parlano chiaro: al congresso hanno votato diecimila iscritti. In tutte le elezioni il dato si misura sui votanti e non sugli aventi diritto, e i primi dati dicono che siamo al 77,8%. Si tratta di una legittimazione forte in un congresso che ha avuto una grande partecipazione”. A dirlo è stato il segretario del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, in conferenza stampa nella sede regionale del partito, a Palermo.
“Rispetto per chi ha votato”
Barbagallo ha risposto così alle critiche dell’opposizione interna che punta il dito invece sul 45% dei consensi raggiunti dal segretario uscente e unico candidato se calcolati sul totale dei 16mila iscritti. “Chi si è recato ai seggi merita rispetto – ha aggiunto -. È stato un momento di grande partecipazione, il Pd ne esce più forte”.
“Il partito va avanti”
Le polemiche restano sullo sfondo, soprattutto quelle sulla partecipazione al congresso. Per giorni i nostri iscritti si sono confrontati e hanno scelto le varie mozioni nei circoli e nelle federazioni, oltre che quella per il partito regionale – ha ricordato Barbagallo -. Io unico candidato? Fu così anche nel 2020. Per mesi ho auspicato che ci fosse un’altra proposta in campo ma la parte del partito meno vicina alla segreteria nazionale ha deciso di non presentarla. Rispetto tutte le scelte ma il partito va avanti”.
Safina e Chinnici con Barbagallo
Barbagallo aveva accanto a sé due dei tre deputati regionali che si sono schierati con lui al congresso, Dario Safina e Valentina Chinnici, designata sua vice. Il terzo, Nello Dipasquale, assente giustificato. “Basta con questa dicotomia tra partito e gruppo – ha evidenziato il neo segretario -. Questo è un partito vivo, che ha dimostrato di avere 240 circoli presenti e attivi sul territorio”.
I numeri del Pd Sicilia
Gli ha fatto sponda Chinnici: “Abbiamo registrato una partecipazione massiccia e un entusiasmo senza precedenti. Il 40% dei nuovi segretari è donna, il 20% è rappresentato da giovani“. Poi il riferimento al nome della mozione Barbagallo: “Questo partito si sta davvero ‘ri-generando'”. In termini numerici, Barbagallo ha poi annunciato: “La quota di scritti relativamente al 2024 rappresenta un record assoluto. Rispetto al congresso del 2020 siamo al +20%, numeri mai così ampi”.
Referendum e Gaza, 2 impegni
Espressione di questa vitalità le due iniziative che la segreteria regionale ha messo in campo: la prima per la mobilitazione in vista del referendum, la seconda contro il massacro in corso a Gaza. “Siamo impegnati pancia a terra per la massima partecipazione al referendum – le parole di Barbagallo, ci saranno volantinaggi e attività informative in tutti i circoli”. Su Gaza, invece, sabato pomeriggio manifestazione regionale a Palermo, davanti al Teatro Massimo, “per chi non potrà partecipare all’iniziativa nazionale di Roma”.
Greco: “Barbagallo si metta da parte”
A stretto giro di posta, però, arriva il commento di Carmelo Greco, componente della Direzione regionale del Pd Sicilia ed esponente dell’area Left Wing: “”La legittimità di una leadership non si misura semplicemente nei numeri, ma nella qualità del consenso che la sostiene”. E ancora: “Se Barbagallo vuole davvero bene al Pd siciliano, se crede ancora che un partito sia una comunità e non un comitato elettorale personale, allora è il momento di farsi da parte”.
Spada risponde a Barbagallo
A Barbagallo risponde anche Tiziano Spada, deputato siracusano del Pd a Sala d’Ercole: “I numeri del congresso confermano inequivocabilmente un dato: Barbagallo non è stato legittimato dal voto della maggioranza degli iscritti”, dice. “Barbagallo dovrebbe avere l’onestà di ammettere che il 55% degli iscritti non ha votato per lui, e anche loro vanno rispettati”, aggiunge Spada.
