Personale, affitti, auto blu |Spending review, ecco i tagli

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29 Luglio 2012, 20:52

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Scelte impopolari. Tagli dolorosi, ma necessari. La norma sulla spending review non piace a tanti. Specie pensando alle imminenti elezioni. E in effetti, gli interventi di revisione riguardano in alcuni casi settori molto delicati: dal personale, ai permessi sindacali, dalle società partecipate, ai consulenti, passando per affitti e auto blu. I risparmio previsto dal governo per il primo anno è di circa 150 milioni di euro. Ceh dovrebbe crescere negli anni successivi. Proviamo a esaminare nel dettaglio questi interventi di revisione della spesa. Fermo restando che il mega-emendamento che s’aggiunge all’assestamento di bilancio potrà essere frutto di aggiustamenti, correzioni, del resto già annunciate dallo stesso assessore Armao.

L’emendamento sulla spending review è molto complesso, in effetti, ed è addirittura da 62 commi. I primi prevedono delle limitazioni per appalti superiori a 100 mila euro e anche per le spese di beni e servizi, i cui costi andranno ridotti, per il triennio 2012-2014 di circa il 20%. La riduzione riguarderà sia l’amministrazione centrale della Regione, sia gli enti a essa collegate, comprese le società partecipate.

Le riduzioni del personale

Scenderà il numero dei dirigenti del 25%, mentre del 20% è la riduzione prevista per il personale non dirigenziale. Insomma, le riduzioni del personale (“non chiamiamoli licenziamenti”, si affrettano a precisare molti deputati) riguarderanno circa duemila dipendenti regionali. I tagli verranno definiti attraverso i decreti del Presidente della Regione, da adottare entro il dicembre del 2012. Insomma, quei tagli, quasi certamente, non li firmerà Raffaele Lombardo. Entro sei mesi, si procederà con la riorganizzazione degli uffici attraverso concentrazioni e unificazioni. Il personale “in più” verrà considerato in esubero e messo in “disponibilità” con una indennità corrispondente all’80% dello stipendio, per un periodo massimo di 24 mesi. Che potrà estendersi a 60 mesi “laddove il personale collocato in disponibilità maturi entro il predetto arco temporale i requisiti per il trattamento pensionistico”.  Questo personale, confluirà in un elenco per una eventuale ricollocazione nei posti che potrebbero risultare vacanti in seguito a un monitoraggio operato dal dipartimento della Funzione pubblica. Previsto anche il taglio del 90% dei permessi sindacali. Una decisione che ha scatenato nei giorni scorsi un botta e risposta tra Armao e alcune sigle sulle cifre effettive di questi permessi.

Gli affitti

Stretta anche sugli affitti della Regione. Tutti gli enti regionali, compresa l’amministrazione centrale, si concederanno tra loro l’uso gratuito di immobili, scongiurando così il ricorso a locazioni ad esterni. Prevista persino la possibilità per la Regione di recedere dai contratti in corso, in deroga ai termini di preavviso. E dal primo gennaio i canoni verranno ridotti del 15%.

Auto blu

E risparmi anche sulle auto di servizio, la cui spesa dovrà essere dimezzata rispetto al 2011, mentre le auto blu del presidente della Regione e degli assessori sono concesse solo per esigenze di servizio del titolare. Gli autisti in esubero verranno assegnati a mansioni diverse. Scende anche il “buono pasto” dei dipendenti della Regione (non potrà superare i 7 euro).

Consulenti e uffici di gabinetto

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Sarà vietato all’amministrazione regionale e agli enti collegati, di attribuire incarichi a personale in pensione, mentre scende il numero massimo di consulenti dei quali potrà dotarsi il presidente della Regione (non più di due) e ogni assessore (un solo consulente), mentre non potranno essere più di tre gli esperti esterni del dipartimento della Programmazione, e non più di due quelli nominati dal dipartimento del Bilancio (divieto assoluto di consulenti invece per il dipartimento delle Finanze e del Credito).

Il governo, poi, avrebbe previsto anche una riduzione dei costi dell’Assemblea regionale. Ma in questo caso, ha lasciato “ai competenti organi” dell’Ars la quantificazione del “taglio”.

Gli uffici di diretta collaborazione del presidente della Regione e degli assessori vengono accorpati in un unico Ufficio di gabinetto composto da dieci unità e coordinato da un dirigente di ruolo (quindi non più un esterno) con almeno 15 anni di anzianità di servizio.

Verranno riorganizzati anche gli uffici periferici della Regione, con un risparmio previsto di circa il 15% sulle “spese di funzionamento”. Prevista la creazione di un unico servizio informatico degli enti regionali soppressi, verranno dimezzate le spese per l’utilizzo della carte nelle comunicazioni agli utenti, così come le spese di telefonia mobile. Ridotti del 5 % nel 2012 e del 10% nel 2013 i trasferimenti della Regione agli enti per i consumi intermedi.

Enti e società partecipate

Ma alla spending review dovranno adeguarsi anche comuni e province, che dovranno provvedere alla fusione e all’accorpamento di enti e organismi in modo tale da ottenere un risparmio non inferiore al 20%. Se entro nove mesi non si sarà completata quest’operazione di riorganizzazione gli enti e gli organismi verranno soppressi. Ma una riduzione netta spetterà anche alla Regione che dovrà ridurre le società partecipate dalle 34 esistenti e dalle 14 previste dal piano di riordino di Armao ad appena cinque per altrettante aree strategiche. Una norma che va nella direzione del decreto Monti sulla spending review.

Da qui, si partirà domani. Da un testo che verrà certamente sommerso da emendamenti e correzioni. Un testo definito come “una mannaia” dai sindacati. Mentre anche la politica, in maniera trasversale, non sembra così convinta della necessità immediata di questi interventi, specie con elezioni a un passo.

 

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29 Luglio 2012, 20:52

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