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Pestaggi carcere, Draghi-Cartabia: “Sistema va riformato” – VIDEO

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15 Luglio 2021, 09:11

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A Santa Maria Capua Vetere per dare un segno tangibile che il governo non dimentica. E che, ora più che mai, l’ordinamento penitenziario va riformato.

Il premier Mario Draghi e la ministra della Giustizia Marta Cartabia scelgono il carcere della mattanza per ampliare il raggio delle riforme dell’esecutivo nel campo della giustizia. Andando a toccare non solo i processi civili e quelli penali ma anche il sistema delle carceri e i diritti dell’uomo sanciti dalla Costituzione.

Il premier e la Guardasigilli arrivano nel casertano nel primo pomeriggio. Restano oltre un’ora nel penitenziario “Francesco Uccella”. Draghi visita diversi bracci del carcere, come quello femminile o quello con i detenuti con disabilità. Entra in alcune celle e parla con i suoi inquilini. E, nel cortile del penitenziario, arriva anche l’acclamazione dei detenuti. “Draghi, Draghi”, urlano al passaggio del capo del governo, scandendo anche la richiesta di “indulto”. Il presidente del Consiglio ovviamente incontra anche la polizia pentenziaria. E il messaggio che gli viene recapitato è univoco: il corpo, con l’aumento dei detenuti, è sottodimensionato. A loro Draghi promette che il governo non li lascerà soli e che la riforma dell’ordinamento pentenziario toccherà anche il settore della polizia.

“Il governo non ha intenzione di dimenticare. Non può esserci giustizia dove c’è abuso. E non può esserci rieducazione dove c’è sopruso”, sottolinea al termine della visita. E, il premier, a prescindere dalle indagini sugli abusi risalenti al 6 aprile 2020, evidenzia “la responsabilità collettiva” per le violenze, quella “di un sistema che va riformato”.

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“La detenzione – spiega ancora il Premier – deve essere recupero, riabilitazione. Gli istituti penitenziari devono essere comunità. E dobbiamo tutelare, in particolare, i diritti dei più giovani e delle detenute madri. Le carceri devono essere l’inizio di un nuovo percorso di vita”.

Alle parole del premier fanno eco quelle di Cartabia che prenderà in mano il dossier della riforma delle carceri. “Questa deve essere l’occasione per far voltar pagina al mondo del carcere”, sottolinea la ministra assicurando che metterà in campo, “subito”, più assunzioni per il personale e più formazione. Al di là dei fatti di S. Maria Capua Vetere, da anni le carceri italiani sono segnate dal sovraffollamento. Una lieve diminuzioni si è registrata nel passaggio dal 2020 al 2021 ma i numeri restano alti. E il Covid ha accentuato le difficoltà.

In basso alcuni momenti dei pestaggi subiti dai carcerati:

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15 Luglio 2021, 09:11

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