Piccione contro Faraone: | “Vuole un partito accozzaglia”

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06 Dicembre 2018, 20:49

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PALERMO – “Occorre voltare pagina rispetto agli atteggiamenti del passato, e correggere gli errori altrimenti diventiamo un partito conservatore”. Lo ha detto la candidata alla segreteria regionale del Pd in Sicilia Teresa Piccione, parlando con i giornalisti a margine di un evento organizzato dal Pd a Palermo alla presenza dell’ex ministro Dario Franceschini. “Dall’inizio abbiamo cercato di fare un percorso ordinato, – ha aggiunto -abbiamo lavorato addirittura perché vi fosse una sola candidatura nella quale potere riconoscerci tutti, questo non è stato possibile con la candidatura di Faraone”. E ai cronisti che hanno chiesto perché gli elettori dovrebbero votare per lei, Piccione, ha risposto: “Si confrontano due modelli di partito e due visioni: io dico che bisogna andare dentro il Pd, non oltre, alle radici fondative del partito, di condivisione e ascolto per tornare a confrontarci con i corpi intermedi. Quello di Faraone, invece, è il modello del partito, sono parole sue, ‘contenitore di tutte le forze di opposizione a Lega e 5 Stelle’, un’accozzaglia”. “Per me il Pd è una comunita’ – ha continuato Piccione – in cui si condividono ideali, valori, strategie da decidere insieme e di cui diventa interprete e promotore il segretario. Per noi è importante che si ritorni alle origini, non credo a un salto nel buio. Credo sia possibile fare le alleanze ma a partire dalla propria identità”.

“Sono qui per le primarie del Pd regionale a sostenere Teresa Piccione e so bene la sua preparazione e che lavoro fondamentale ha fatto in questi anni in Parlamento e nel partito. C’è un gran bisogno della serenità e della forza delle donne rispetto a uomini troppo rissosi. Il resto vedremo cosa succederà, cosa dirà Renzi…”. Lo ha detto Franceschini che ha evitato di rispondere ai giornalisti che chiedevano un commento sull’idea dell’ex premier Matteo Renzi di progettare un nuovo partito. E sul ritiro dell’ex ministro per l’Interno Minniti dalla corsa alla segreteria nazionale Pd, Franceschini ai cronisti ha detto: “Minniti è una persona molto seria, coerente, che ha fatto un grande lavoro in questi anni.- ha aggiunto -. La sua candidatura, l’ha spiegato dall’inizio, pensava potesse servire per rendere più vero e più unitario il percorso del Pd. Si è reso conto che non c’erano queste condizioni e ha fatto un atto molto coerente, del resto è fatto così”.

*Aggiornamento

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A Piccione risponde il leader dei PartigianiDem Antonio Rubino: “Definire accozzaglia chi non la vota segretario è un comportamento inaccettabile da parte di chi si candida a guidare il Pd”, dice Rubino. “AreaDem sta provando fin dal primo giorno a trasformare queste primarie in rissa contraddicendo quanto appena affermato da Franceschini sulla maggiore rissosità degli uomini: evidentemente Teresa è l’eccezione che conferma la regola”.

A distanza di poco tempo arriva anche la replica di Faraone: “Franceschini noto Siciliano, si sente anche dall’accento, arriva e sentenzia. A dieci giorni dal voto, sente il bisogno di scendere in campo a sostegno di Teresa Piccione mentre il governo nazionalpopulista continua ad affondare l’Italia. Ma che c’entra Franceschini con le primarie siciliane? Nulla per me, tutto per loro. Perché mentre noi parliamo del futuro della Sicilia e parliamo ai siciliani, diciamo viva le idee, viva la partecipazione, viva le primarie libere e abbasso i caminetti e le correnti, – aggiunge – loro si barricano dentro i fortini dei deputati in Sicilia con i pacchetti di tessere e accusano noi, paradossalmente, di essere rissosi e anti democratici. Volevano l’inciucio, abbiamo detto no. Ho detto, e confermo, che non intendo polemizzare. Ho una idea della Sicilia, voglio fare il segretario del Pd per cambiarlo e, se il popolo delle primarie lo vorrà, lo farò per i prossimi anni, con buona pace della Ditta”. “Faccio una proposta: – conclude – dimostriamo che ci teniamo veramente alla partecipazione e alla democrazia? Se sì, bene. Domenica 16 dicembre si voti per il segretario regionale e per i segretari delle unioni provinciali. Facciamo l’election day. E, soprattutto, facciamo votare alle Primarie con un contributo libero, gratis per chi non può. Rispondete su questo invece di buttare la palla in tribuna. Dimostrate di crederci veramente alla partecipazione e alla democrazia”.

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06 Dicembre 2018, 20:49

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