Romano apre la campagna Udc:|”Pentiti d’aver candidato Lombardo”

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10 Maggio 2009, 12:29

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“In Sicilia vogliamo essere il secondo partito e possiamo esserlo”. Così il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ha aperto a Palermo la campagna elettorale della circoscrizione Isole.
Al suo arrivo, Casini e’ stato accolto da una folla di sostenitori. “Credo – ha continuato il leader centrista – che qui daremo un grande contributo al risultato nazionale. Rispetto alle Politiche vogliamo crescere e possiamo farlo perche’ la nostra posizione di serieta’ e opposizione repubblicana di giorno in giorno raccoglie maggiori consensi”. Casini ha affrontato, poi, la questione legata ai difficili rapporti del suo schieramento con quello del governatore siciliano Raffaele Lombardo: “E’ un problema siciliano”.

Un “problema” ripreso anche dal segretario regionale dell’Udc Saverio Romano che ha aggiunto alle parole di Casini: “Siamo pentiti di avere candidato Raffaele Lombardo alla presidenza della Regione Siciliana. Mai mi ero pentito di una scelta politica come quella di sostenere Lombardo”, ha detto Romano, criticando “l’azione disgregante che il presidente della Regione ha condotto finora nei confronti, ad esempio, dell’azione dei nostri due assessori e di altri componenti della sua Giunta”.

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“Il Paese si trova in una situazione politica allarmante con una deriva autoritaria, razzista, populista e antimeridionalista che si prospetta all’orizzonte.
L’Udc e’ chiamata ad un grande compito che e’ quello di riportare al primo posto il buon senso, la moderazione politica, il rispetto delle piu’ elementari regole della democrazia. Dobbiamo fare i conti con un bipartitismo coatto che soffoca la vitalita’ del Paese che non da’ spazio alle istanze che provengono dal territorio e anche il progressivo dissolvimento della sinistra nel Paese – una sinistra a cui noi siamo alternativi – e’ un incoraggiamento alla formazione di un partito unico che noi dell’Udc ostacoleremo con tutte le nostre forze”.
“Queste elezioni europee hanno un profondo connotato politico in un momento decisivo contraddistinto dalla crisi economica globale con cui dobbiamo fare i conti – ha aggiunto Romano -, siamo rimasti gli unici e credibili interpreti del popolarismo europeo che deve essere riscoperto e valorizzato perche’ e’ in esso che vi e’ la migliore tradizione della politica democristiana che tanto ha significato per l’Italia”.

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10 Maggio 2009, 12:29

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