Piscina Nesima, Mirabella: |”Amministrazione latitante”

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09 Gennaio 2014, 18:41

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Salvo Mirabella

CATANIA – Si sentono abbandonati proprio adesso in cui lo sport è argomento principe per l’amministrazione comunale. Per questo chiedono quanto meno che venga garantito almeno il diritto di potersi allenare nell’unico impianto pubblico attrezzato per lo scopo. Stamani, le associazioni di diversamente abili che utilizzano la vasca ambientamento della piscina di Nesima, l’unica attrezzata per le esigenze delle persone con disabilità, hanno convocato una conferenza stampa per denunciare una situazione che va avanti da tempo e che non sembra vicina a una svolta. A prendere la parola, Salvo Mirabella, presidente dell’associazione Come Ginestre Onlus, che da anni si batte per il sacrosanto diritto dei disabili di poter effettuare attività sportiva e riabilitativa nell’unico impianto comunale attrezzato, senza dover subire continuamente interruzioni dovute alla scarsa manutenzione.

La rottura dell’unico dei tre motori funzionanti, lo scorso 2 gennaio e la conseguente interruzione delle attività per 7 giorni dovuta ai ritardi con i quali sono stati effettuati i lavori di manutenzione, ha infatti riportato sotto i riflettori lo stato dell’impianto di Nesima e le difficoltà incontrate da chi, quotidianamente, lo utilizza: non solo per l’assenza di manutenzione ma soprattutto per la mancanza di volontà di intervenire immediatamente per limitare i disagi di una fascia della poppolazione che già deve affrontare la vita con non poche difficoltà. “L’amministrazione la smetta di essere latitante – afferma Mirabella. Siamo qui insieme agli associati – spiega – per dimostrare l’indignazione dinanzi all’incapacità del Comune di far fronte a un semplice guasto a un motore, a rischio rottura da tempo, bloccando le attività della vasca ambientamento, principalmente utilizzata da persone disabili fisici e psichici, con difficoltà motorie, da dieci giorni, per semplici giochi di competenza. Desidero fare presente al sindaco Bianco – incalza – che chiudere sistematicamente la struttura significa, oltre che creare disagi, interrompere l’attività e annullare tutti i benefici fisici e di integrazione sociale che da questa traggono le persone con disabilità e con difficoltà motorie che ne fanno uso. Il fatto poi – continua – che l’intervento sia stato effettuato non appena abbiamo convocato la conferenza stampa, evidenzia che quando le cose si volgiono fare, si fanno”.

L’intervento del Comune, infatti, è stato effettuato oggi stesso, ma il rammarico delle associazioni per la sorte riservata alle attività sportive per i disabili, in un momento in cui al contrario lo sport sembra sia diventato una degli argomenti privilegiati dall’amministrazione comunale. “Dapprima con l’aumento sproporzionato del 62% delle tariffe sugli spazi acqua – continua Mirabella –  secondo noi illegittimo ed insostenibile. Quest’ultimo ha indotto il Delegato Regionale della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) ha fare richiesta all’Assessore allo Sport di Catania di applicare la gratuità degli spazi per le società paralimpiche operanti presso le piscine di Nesima, così come è avvenuto a Palermo, ma ancora nessuna risposta ci è pervenuta”. Mirabella parla di “scarsa attenzione politica” relativamente alle problematiche dello sport per diversamente abili: “Per questo – sottolinea – le famiglie, gli atleti ed il direttivo dell’associazione chiedono al sindaco una risposta urgente, chiara e definitiva sul futuro dello sport natatorio a Catania e della piscina di Nesima”.

Sono circa 300 gli utenti diversamente abili che frequentano l’impianto sportivo e ben 16 le associazioni che, per poter avere riservati spazi all’interno della piscina, versano ogni giorno al Comune 200 euro. “Questo significa – prosegue Mirabella – che nei giorni in cui l’impianto è rimasto chiuso, il Comune ha perso oltre mille euro, una cifra troppo alta a fronte del costo del motore, che non arriva ai 500 euro”.

In ogni caso, ed è questa la richiesta delle associazioni, quello che servirebbe è un filo diretto con l’amministrazione comunale, in modo che di fronte a casi come quello occorso il 2 gennaio, l’intervento sia immediato. La recente nomina di un assessore allo Sport, in questo senso, potrebbe aiutare, ma è chiaro che servirebbe un collegamento costante con l’amministrazione comunale e, nello specifico, con gli assessorati alle manutenzioni retto da Luigi Bosco e, appunto, quello allo Sport, di cui è titolare da appena 48 ore Valentina Scialfa. Impegno che i rappresentanti della Giunta hanno comunque preso. “Purtoppo – afferma Bosco – la rottura del motore mi è stata segnalata in ritardo, ma è chiaro che nessuno ha intenzione di trascurare le esigenze dei diversamente abili. Da parte mia – assicura – c’è l’impegno a riservare maggiore attenzione a questa problematica, attivando un collegamento con l’assessore Scialfa per ascoltare le esigenze dei cittadini e programmare gli interventi”.

Impegno preso anche da Valentina Scialfa che conferma a LivesiciliaCatania la volontà di dare risposte. “Nell’assessore allo sport le associazioni avranno sempre un riferimento – afferma – e spero che già la prossima settimana si possa convocare un tavolo insieme all’assessore Bosco proprio per discutere dell’impianto di Nesima”. Nell’attesa, agli utenti non resta che incrociare le dita, nella speranza che da qui ad allora non si rompa più nulla nella piscina. “Siamo stanchi di chiedere che venga rispettato un nostro diritto (usufruire delle piscine) – conclude Mirabella – visto che noi fino ad oggi abbiamo rispettato il nostro dovere (pagare), nonostante i notevoli disagi subiti.

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AGGIORNAMENTO ORE 17: La piscina riapre all’utenza. Un minuto dopo chiude nuovamente, pare a causa della rottura di un tubo dell’impianto.

 

 

 

 

 

 

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09 Gennaio 2014, 18:41

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