Catania

Porti Catania e Augusta, una super-commissione per il project financing

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25 Gennaio 2024, 05:01

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CATANIA – Una super-commissione di tecnici, che nulla hanno a che vedere con Catania e con Augusta, per decidere del project financing per i due porti. È la novità che riguarda la gara d’appalto da 176 milioni di euro bandita dall’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia orientale, per affidare la gestione – per i prossimi 25 anni – dei servizi nelle due infrastrutture siciliane e la costruzione della nuova stazione marittima del capoluogo etneo. Se è vero che c’è una sola offerta e che a presentarla sono le stesse aziende che hanno presentato il progetto, ciò che non vuole apparire scontato è che l’aggiudicazione sia ormai solo questione di tempo.

Alla fine di dicembre 2023, alla data di chiusura delle candidature, all’Autorità portuale è arrivata una sola offerta: quella del raggruppamento d’imprese che ha per capofila la Osp di Palermo, in collaborazione con le augustane EcolSicilia e Patania srl, e le cooperative catanesi Green service e La portuale II. Le stesse aziende che hanno originariamente proposto il progetto di finanza. Un esito considerato scontato da chi, nella politica cittadina etnea, ha acceso i fari dell’opinione pubblica sul porto di Catania. E la dimostrazione che qualcosa nella gara non andava secondo chi, invece, avrebbe voluto partecipare ma si è tirato fuori con tanto di esposti in procura e all’Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione).

Il percorso della gara

All’inizio di gennaio 2024, quando è cominciato il percorso di valutazione delle offerte, la commissione dell’Autorità portuale ha registrato la ricezione di un solo plico digitale, inviato nel pomeriggio del 28 dicembre 2023. Poco prima della scadenza dei termini. Verificata la regolarità amministrativa dell’unica busta arrivata, la commissione ha rinviato a data da decidersi i prossimi adempimenti.

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Nel frattempo, le polemiche non accennano a placarsi: nelle prossime settimane, il tema tornerà al Consiglio comunale del capoluogo etneo. Ad Augusta, invece, si continua a parlare della presenza, nella compagine societaria di chi ha partecipato al project, delle società legate a Tania Patania, vicesindaca del Comune megarese con delega alle Politiche portuali. È del resto la vicesindaca Patania a essersi presentata, in qualità di socia e direttrice tecnica della Patania e della EcolSicilia srl, ad assistere alle operazioni di gara.

La commissione “di alto profilo”

La procedura d’appalto attualmente in corso, a ogni modo, passerà al vaglio anche di una commissione ulteriore rispetto a quella di gara. Tecnici definiti “di alto profilo“, chiamati a dare un riscontro sulla qualità dell’offerta e su quanto sia, dal punto di vista progettuale, migliorativa rispetto al bando e utile per i porti di Catania e Augusta. Una sorta di semaforo verde di tipo consultivo che rallenterà la conclusione della gara – con esito positivo o negativo – per un periodo di tempo che non è ancora possibile prevedere. Intanto, l’Autorità portuale sta valutando i professionisti da chiamare: non da Catania e non da Augusta. Possibilmente, non dalla Sicilia.

Un parere terzo al di sopra di ogni sospetto di parzialità. Sia dal lato di chi il project lo propone e lo sponsorizza. E sia dal lato di chi, invece, questo progetto di finanza non vorrebbe vedesse la luce.

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25 Gennaio 2024, 05:01

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