Un presidio per i migranti |Aiello devolve la pensione

di

27 Dicembre 2013, 19:36

3 min di lettura

CATANIA – Il progetto è intitolato alla sua mamma, Maria Currao, un riconoscimento per avergli insegnato, tra le altre cose, anche il valore della solidarietà e della compassione. L’idea è nata per caso, dopo uno dei tanti sbarchi di migranti che hanno avuto come protagonista, la scorsa estate, la città di Catania. Ha finalemente visto la luce il progetto, nato dalla mente del commissario straordinario dell’Autorità portuale, Cosimo Aiello, di attivare un presidio umanitario di accoglienza che si occupi dei migranti che sbarcano al Porto. In perfetto clima natalizio, l’iniziativa è stata infatti presentata, oggi pomeriggio nella Cappella del Porto, alla presenza tra gli altri dell’Arcivescovo di Catania, Monsignor Salvatore Gristina, del vicedirettore della Caritas Diocesana, Gino Licitra e del vicesindaco Marco Consoli.

Una sorta di “sportello” che si occuperà di assistenza logistica e medico-sanitaria, di distribuzione di alimenti e generi di prima necessità, ma anche di assistenza ai minori con particolare attenzione per quelli non accompagnati, attraverso la realizzazione anche di momenti ludici, che verrà gestito dalla Caritas Diocesana attraverso la Confraternita Maria Santissima del Soccorso. Un progetto di puro volontariato, dal momento che si baserà sulle donazioni private, di associazioni o di semplici cittadini, che potranno versare un contributo sul conto corrente attivato appositamente (tutte le info sono disponibili sul sito web della Diocesi).

“L’idea è nata accogliendo al Porto di Catania questi flussi migratori – spiega Aiello – in particolare dallo sbarco dell’ultimo 8 ottobre, quando sulle coste sono sbarcate centinaia di persone, tra cui un numero elevatissimo di minori, alcuni da soli, senza un genitore che li accompagnasse, scalzi, affamati, impauriti. Non si può rimanere insensibili- aggiunge – e noi abbiamo cercato di fare la nostra parte”. Un dovere, secondo Aiello, che dovrebbe coinvolgere chiunque abbia di più. Per questo ha deciso di devolvere interamente la propria pensione che percepisce dalla Regione. Per sostenere concretamente il progetto, oltre che le proprie parole.

Articoli Correlati

“Chi più ha più deve dare – continua Aiello. Io ho due figli che hanno più di un paio di scarpe. Per questo – sottolinea – con i miei collaboratori abbiamo deciso di creare qualcosa che possa mettere gli aiuti immediati a sistema e dare a queste persone delle risposte,che non si devono concretizzare solo in un pasto caldo, o in un paio di scarpe, ma che siano segnale di accoglienza”. Una prova di disponibilità per l’intero Paese, di cui Catania è semplicemente ma attivamente testimonial. Un progetto che rientra in quanto già portato avanti dalla Caritas diocesana nel resto della città e che si basa sul volontariato e sulla sensibilità di ogni catanese.

“Questa è un’iniziativa che ho sottoscritto molto volentieri – evidenzia Monsignor Gristina- proprio per il significato che riveste. Mi piace che questo progetto riguardi in modo particolare la realtà del mare e il rapporto della nostra città con il mare -prosegue- e che questo ispiri iniziative di solidarietà”. Entusiasta anche il vicesindaco Marco Consoli che, dopo avere ricordato quanto messo in atto dall’amministrazione, in sinergia con le altre istituzioni, per fronteggiare l’emergenza di questa estate, ha evidenziato il valore della collaborazione per affrontare questo tipo di situazioni. “Non possiamo mettere un punto perchè sappiamo che in futuro potranno esserci altri sbarchi – ha detto – e dobbiamo essere pronti con un lavoro di squadra forte e deciso, per dare risposte e accogliere persone che arrivano in una terra sconosciuta e non sanno cosa e chi trovano”.

 

Pubblicato il

27 Dicembre 2013, 19:36

Condividi sui social