Precari del Bellini in agitazione |Revocato lo sciopero del 23

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21 Settembre 2016, 09:30

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CATANIA – AGGIORNAMENTO – Antonio Santonocito, segretario regionale Snalv, Confsal:  “A seguito di una riunione con il soprintendente, questa mattina, tutte le sigle sindacali che hanno proclamato lo sciopero generale per il 23 cm hanno deciso di recovarlo e proclamare lo stato di agitazione in attesa di un incontro risolutivo con il sindaco Bianco, nonché presidente del teatro Masimo Bellini, e con l’assessore regionale allo spettacolo Anthony Barbagallo. Lo abbiamo deciso – ha detto Antonio Santonocito, segretario regionale Snalv, Confsal – perché non siamo insensibili e oltre a capire i reali, concreti e pesanti problemi dei lavoratori, anche il teatro ha i suoi e noi non vogliamo certo affossarlo. Anzi, – continua Santonocito – è proprio il contrario che chiediamo: il rilancio della città attraverso il rilancio del teatro e quindi un lavoro stabile per chi è necessario al suo funzionamento. Rimane comunque lo stato di agitazione e ci riserviamo di decidere ulteriori azioni future”.

“Abbiamo deciso di proclamare lo sciopero generale per venerdì 23 settembre a partire dalle ore 18. Chissà che chi non ci ha ascoltato fino ad oggi non abbia paura di mettere a rischio la rappresentazione dell’opera Norma di Vincenzo Bellini con la quale verrà inaugurato il Teatro Greco Romano di Catania proprio il 23 cm., anniversario della morte compositore catanese”. Così il segretario regionale sel sindacato Snalv, Confsal, Antonio Santonocito. “Sono anni che proviamo a farci dare delle risposte da chi di competenza, ma anche l’ennesima richiesta, sotto forma di una lettera aperta pochi giorni fa, non ha avuto nessun riscontro e i lavoratori precari del teatro Massimo Bellini continuano ad avere un futuro incerto. – continua Santonocito – Cosa dobbiamo fare per essere ascoltati? Perché la politica è così sorda alle esigenze dei lavoratori del teatro Massimo Bellini di Catania e di conseguenza alle esigenze del teatro stesso, considerando che i loro lavoro è essenziale al suo funzionamento, e dell’intera città, perché il rilancio di questa dovrebbe passare anche e soprattutto dal rilancio del teatro più bello e rappresentativo di Catania?”.

 

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21 Settembre 2016, 09:30

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