Arrestato latitante, si nascondeva| in un bene confiscato alla mafia

di

25 Maggio 2011, 11:30

1 min di lettura

Ecco il riutilizzo “sociale” dei beni confiscati alla mafia: stamane gli agenti della sezione investigativa del commissariato Zisa di Palermo hanno stanato Filippo Maurizio Polizzotto, latitante dal 2009, accusato di rapina e altri reati. Il ricercato è stato scovato in una villa, un bene confiscato alla mafia, in via Trabucco, dove l’uomo aveva ricavato un bunker sotterraneo, dove è andato a nascondersi alla vista dei poliziotti.

Il bene è stato confiscato a Girolamo Biondino, dell’omonima famiglia mafiosa palermitana, autista personale del ‘capo dei capi’, Totò Riina, nel 1993, provvedimento divenuto irrevocabile nel 1998 e assegnato al comune di Palermo dal Demanio nel 2007.

Stamani, alle 6 circa, grazie anche all’ausilio del reparto Volo di Palermo, gli agenti hanno scavalcato la recinzione e circondato l’immobile. Hanno bussato alla porta ma nessuno ha risposto e quindi hanno fatto irruzione in casa dalla porta posteriore. Il latitante non era dentro ma non poteva neanche essere altrove: il volo a bassa quota dell’elicottero controllava tutta la zona.

I poliziotti hanno, quindi, cercato ancora più a fondo notando una rientranza nel corridoio della casa, coperta da un mobile che, una volta spostato, mostrava una botola. All’interno di questa una scala in ferro che portava a un locale sotterraneo. Una volta dentro, Polizzotto è stato notato mentre si nascondeva dietro un pilastro. Gli agenti l’hanno immobilizzato e arrestato. Il latitante era ricercato per due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal tribunale di Monza (sezione distaccata di Desio). L’uomo deve scontare otto anni di reclusione.

Pubblicato il

25 Maggio 2011, 11:30

Condividi sui social