01 Dicembre 2014, 18:06
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CATANIA – Università divisa sul presunto molestatore di studentesse. Non tutti e tutte le frequentatrici del Monastero dei Benedettini, sede di alcune facoltà umanistiche, infatti, sembrano voler puntare il dito contro chi, stando a numerose testimonianze, l’ultima delle quali pubblicata da LiveUnict, darebbe fastidio da tempo alle ragazze. Secondo il racconto, tra i corridoi dell’ex Monastero, si aggirerebbe un uomo – mnon iscritto all’università – che amerebbe seguire le studentesse anche fuori dall’imponente complesso. Non farebbe loro alcunché, come evidenziato da più parti, ma la sola presenza avrebbe comunque scatenato preoccupazioni e timori. “Non si può più stare tranquilli”, commenta qualche ragazza. “È inammissibile – continua una collega – avere paura persino dentro l’Università”.
Anche perché questo non sarebbe il primo caso di figure ambigue all’interno della struttura universitaria. Qualche tempo fa, infatti, sempre tra i corridoi del Monastero svariate ragazze raccontarono per mesi di essere state molestate e pedinate da un feticista cinquantenne che, con insistenza, chiedeva alle studentesse di poter fare loro dei massaggi ai piedi, spacciandosi per medico. In quel caso qualcuna raccontò di essersi rivolta ai Carabinieri.
Oggi pare che la storia si ripeta, anche se c’è qualcuno che, fuori dal coro, preferisce raccontare la propria esperienza in difesa del giovane.
L’intervista. “Lo conosco da diversi mesi ormai, conoscendolo penso che il polverone venuto fuori dalla vicenda sia stato eccessivo”, spiega una conoscente dell’uomo, Federica, dallo sguardo fermo di chi non ha paura di andare controcorrente. “Io non so se effettivamente abbia seguito delle ragazze o fatto qualcosa di più… – sottolinea la giovane – però per come lo vedo io quasi ogni giorno, non fa altro che fare un po’ il provolone, qualche complimento, ma niente di più”.
Lui, il presunto maniaco che chiameremo Miky è un insospettabile: a sentire le parole e i racconti dei ragazzi dell’ex Monastero sembrerebbe non si tratti di un vero e proprio maniaco, bensì di un ragazzo problematico. “Non è pericoloso – conclude Federica – Miky a volte è fastidioso perché chiede ai ragazzi sigarette, caffè, dato che è sempre senza soldi, ma sa quando fermarsi, la sua non è elemosina, è un ragazzo socievole, tutti lo conosco, anche gli addetti alla sicurezza che se lo avessero identificato come pericoloso di certo non lo avrebbero lasciato entrare indisturbato”.
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01 Dicembre 2014, 18:06