Prg, l’assessore Di Salvo: | “Più verde e meno cemento”

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22 Luglio 2013, 07:00

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CATANIA – E’ stato esponente della maggioranza durante l’amministrazione Stancanelli, prima di approdare ad Articolo 4, il movimento politico fondato da Lino Leanza. Salvo Di Salvo, ex esponente del Mpa di Raffaele Lombardo, oggi è uno degli uomini di punta del nuovo corso targato Enzo Bianco che, infatti, gli ha affidato una delega tanto delicata quanto strategica per la città: l’Urbanistica. Una manifestazione di stima, secondo l’esponente della giunta comunale.

Assessore Di Salvo, la sua è una delega particolarmente impegnativa. Come organizzerà l’imponente mole di lavoro?

Ringrazio il sindaco personalmente e a nome di Articolo 4 per la fiducia che mi ha accordato affidandomi una delega importante per lo sviluppo non solo urbanistico ma generale della città. La programmazione urbanistica costituisce infatti uno dei punti essenziali del programma dell’amministrazione e l’intenzione è quella di dare vita a un grande lavoro di partecipazione con l’intera cirttadinanza, per fare in modo che ogni proposta sia corrispondente alle esigenze di tutti. L’opera urbanistica non riguarda solo insediamenti abitativi, ma è legata a un rilancio della città a livello economico, ma anche turistico, occupazionale e culturale.

Passiamo alla nota dolente, il Piano regolatore generale, che si è arenato prima di approdare in consiglio comunale, nonostante Stancanelli premesse per avviare la discussione. Quale sarà l’atteggiamento dell’amministrazione Bianco relativamente allo strumento di programmazione, assente da oltre mezzo secolo?

Attualmente, abbiamo avviato un confronto quotidiano con i funzionari della Direzione. Personalmente sto cercando di acquisire quante più informazioni possibili, anche se, in questi otto anni da consigliere comunale un’idea sommaria e complessiva sugli sviluppi urbanistici della città me la sono fatta. Adesso dobbiamo però approfondire le singole tematiche. Ritengo che il Piano regolatore della città debba essere discusso e condiviso con l’intera cittadinanza. Non solo con le associazioni di categoria o gli ordini professionali, che ovviamente devono partecipare attivamente alla stesura del documento, ma anche con i cittadini oltre che le forze sociali. Tutti questi soggetti possono dare un grande contributo di idee, fatte salve le linee guida che l’amministrazione Bianco adotterà per lo sviluppo urbanistico. La mia idea è quella di creare una piattaforma sul web dove il Piano possa essere discusso e dibadutto e, dunque, sostenuto dai cittadini. Un’azione diversa è impensabile.

Il sindaco ha più volte manifestato la volontà di partire dal Prg predisposto dall’ex assessore Luigi Arcidiacono, ma di cambiarne alcuni contenuti. Come pensate di modificarlo?

Certamente prendiamo atto del lavoro che ha fatto la scorsa amministrazione comunale ma quanto redatto può essere il punto di partenza. Non c’è dubbio infatti che, l’indirizzo politico che noi vogliamo dare è differente da quello di Stancanelli e modificherà gran parte di quel Piano. Oggi, una delle risorse che purtoppo mancano in questa città è il verde. La nostra intenzione è dotare la città di adeguate aree destinati al verde e alla socialità, secondo il principio della perequazione, per rendere la città prima di ogni cosa vivibile. Penso ad una città su modello svizzero, dove in ogni parte, in centro come in periferia, si possano creare aree pubbliche da poter vivere appieno e liberamente.

Che tempi sono previsti per vedere il Prg in aula?

Non c’è dubbio che i tempi devono essere quanto possibile brevi. Ci sono degli atti propedeutici al Prg che stiamo già iniziando a elaborare per poterli poi trasferire al Consiglio comunale che li dovrà approvare. Faremo più in fretta possibile, ma sempre in base alle esigenze. Sono infatti ancora da definire alcuni aspetti che riguardano anche altre istituzioni, come l’Autorità portuale e quella aeroportuale, nonchè le Ferrovie dello Stato per il Nodo Catania, Dobbiamo quindi trovare una linea comune su quella che è la nostra idea di città e le esigenze degli altri soggetti coinvolti. E’ chiaro che al centro di tutto questo rimane la città.

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Per quanto riguarda Corso Martiri della Libertà, qual è la situazione?

Mi sono ritrovato una convenzione con i privati proprietari delle aree di corso Martiri, sottoscritta dalla Direzione Patrimonio lo scorso 16 novembre. In quell’accordo transattivo si sono stabiliti alcuni  passaggi, stabilito l’impegno dei privati per la realizzazione di alcune aree di pubblico interesse, oltre quelle abitative e commerciali e quelle a verde. La vicenda non si è bloccata: la convenzione prevede che nel gennaio 2014 i titolari delle aree dovrebbero presentare i primi progetti esecutivi per la realizzazione delle aree di urbanizzazione primaria. Non c’è dubbio, però, che la convenzione in qualche parte vada approfondita e credo serva rivedere qualche aspetto dell’accordo. Nonostante il Corso Martiri della Libertà sia un piano particolareggiato del 1973, deve essere messo in connessione con il Prg e con l’idea generale di città. Nella visione complessiva di quella che sarà Catania serve tenere presente ogni aspetto. C’è la necessità di dotare la città di una programmazione urbanistica e, vista l’importanza della materia, ogni cosa va fatta in modo cauto e ragionato.

Strettamente collegata alla programmazione urbanistica è quella commerciale. Cosa ci può dire a proposito del Piano commerciale della città?

Nel 2012 la Regione ha nominato un commissario per sbloccare il Piano del commercio, commissario che poi è decaduto con la fine della scorsa legislatura. Attualmente, abbiamo una bozza di Piano di programmazione urbanistica del settore del commercio e da qui partiremo per dare seguito a un’altra delle priorità di questo assessorato. Ho già fatto richiesta di una conferenza di servizi alla Direzione e all’assessore alle Attività produttive per confrontarsi in maniera tale che, al più presto, si possa avere un documento da sottoporre al Consiglio comunale.

Per quanto riguarda le grandi opere in cantiere, quali novità ci sono, se ce ne sono?

Beh, una grande novità è il fatto che mi è stato presentato da parte della Ferrovia Circumetnea il progetto di collegamento tra piazza Stesicoro e l’aeroporto Fontanarossa. Un progetto importante che interessa gran parte della città per il quale ho già avviato una conferenza di servizi con l’Ufficio Traffico Urbano, per comprendere se le aree che la Fce ha individuato per realizzare le stazioni possano creare o meno qualche problema. Abbiamo avviato questa conferenza e, appena avremo il quadro chiaro, avvieremo la discussione in consiglio comunale.

Quali sono i progetti, invece, per quanto riguarda l’altra delega al Decoro Urbano?

Complessivamente, la delega in questione coinvolge tanti settori, per cui è difficile programmare interventi senza la connessione con le altre direzioni. Non c’è dubbio che bisogna dare alla città un messaggio che sia, innanzitutto, di cambiamento. Per fare questo, però, chiediamo anche la partecipazione democratica della città e dei suoi abitanti non solo per mantenere la città decorosa ma anche per sostenere l’amministrazione concretamente. In questo senso, l’obiettivo che mi sono prefissato è quello di chiedere ad alcuni privati e imprenditori rappresentativi della città che, sul modello piazza Lincoln, possano rendere Catania più decorosa con spirito di partecipazione.

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22 Luglio 2013, 07:00

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