Processato per colpa | di un paio di scarpe

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21 Luglio 2012, 20:23

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Non gli parlate più di scarpe e donne. Almeno per un po’. Daniele Pitti è stato assolto, ma per colpa di un paio di tacchi è finito sotto processo.

Questi i fatti. Pitti è un giovane palermitano obbligato a rincasare entro le venti per un precedente penale per furto. Una sera è costretto a cambiare i programmi. Lungo la strada riceve un ordine dalla fidanzata: vuole che vada a recuperare le scarpe che lei ha dimenticato a casa dell’amica del cuore. Pardon, ex. Lei proprio non ne vuol sapere di rimettere piede in quella casa. E così costringe lui a bussare alla porta della ragazza.

Apriti cielo. Volano botte e insulti. Finche l’amica della fidanzata chiama i carabinieri. Il ragazzo si ritrova in manette per maltrattamenti e violazione dell’obbligo di rincasare alle venti. A casa è arrivato molto tempo dopo. I suoi legali, Valentina Castellucci e Mauro Torti (nella foto) hanno sostenuto che l’imputato è stato costretto a ritardare per, chiamiamole cosi’, “cause di forza maggiore.

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21 Luglio 2012, 20:23

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