Protesta alla scuola Rapisardi |Tira e molla genitori-preside

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18 Settembre 2017, 13:07

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CATANIA – La soluzione ci sarebbe, ma spunterebbero sempre nuovi intoppi. E’ un inizio di passione quello per gli studenti della scuola Rapisardi, e per i loro genitori che stamani hanno protestato di fronte la possibilità, non ancora scongiurata, che alcune classi quinte debbano essere spostate alla Carducci. Ipotesi, questa, messa in campo in seguito alle richieste da parte degli utenti, che fossero evitati i doppi turni.

Resta caotica, dunque, la situazione, all’interno dell’ostituto scolastico catanese, nonostante l’assessore alle Politiche scolastiche, Valentina Scialfa e i suoi collaboratori, abbiano individuato come soluzione quella di utilizzare alcune sale, come la presidenza o le aule 104 e 105, per allocarvi gli studenti.

Ipotesi che secondo la preside Rosaria Maltese, non sarebbe percorribile, nonostante le rassicurazioni ricevute ieri, domenica mattina, in occasione di un tavolo tecnico convocato appositamente, durante il quale sarebbero state date ampie assicurazioni sulla possibilità tecnice del semplice adeguamento. Insomma, quello della mancanza di aule, considerate quelle che potrebbero essere recuperate, sarebbe un non problema, come lo stanni definendo in molti, in queste ore. Un incontro, oggi, potrebbe dipanare l’ingarbugliata matassa.

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Intanto, domani dovrebbero partire i lavori per adeguare le aule “recuperate” all’interno del plesso della Rapisardi. “Una volta avviati – afferma l’assessora Scialfa – stileremo un cronoprogramma, perché abbiamo appreso solo oggi la possibilità di lavorare in questa direzione. Si tratta di interventi semplici – aggiunge – e, con la collaborazione di tutti, potremo fare molto in fretta”. Ma l’intoppo potrebbe essere dietro l’angolo.

 

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18 Settembre 2017, 13:07

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